Regolamento tipo di
Associazione di volontariato di Pubblica Assistenza







Il documento che segue è il regolamento attuativo dello Statuto dell’Associazione di Pubblica Assistenza pubblicato nelle pagine precedenti. Il regolamento ipotizza un’Associazione che gestisca un servizio di autoambulanza per il trasporto degli infermi. Ovviamente, le norme possono essere adattate anche per altri tipi di pubblica assistenza.




Art. 1
(Conoscenza dello Statuto e del Regolamento)

È preciso dovere di ogni socio conoscere tutti gli articoli del presente Regolamento e gli articoli dello Statuto dell’Associazione “...............................................................” . Pertanto, la mancata conoscenza dello Statuto e del Regolamento non giustiÞca un’eventuale mancanza o inadempienza.


Art. 2
Soci (art. 5 statuto)

I soci che intendono aderire a seconda del loro modo di partecipare, saranno suddivisi nelle seguenti categorie:
* Soci Attivi
* Soci Ordinari
* Soci Sostenitori
* Soci Benemeriti

Soci attivi
Sono soci attivi coloro che, accettati a seguito di domanda scritta sull’apposito modulo, si impegnano volontariamente e spontaneamente, senza pretesa di compenso, per la prestazione della propria opera per gli scopi dell’associazione in conformità al presente Regolamento.

Soci Ordinari e Sostenitori:
Sono Soci Ordinari e Sostenitori coloro che, accettati a seguito di domanda scritta nell’apposito modulo, versano una quota associativa deliberata dal Consiglio Direttivo.

Soci Benemeriti:
Sono Soci Benemeriti coloro che, fornendo materiale o prestazioni di opera senza chiedere alcun compenso, si rendono particolarmente meritori nei confronti dell’Associazione.


Art. 3
Norme di idoneità e ammissione dei Soci Attivi

Per essere ammessi a far parte dell’Associazione come soci attivi, i richiedenti, oltre a quanto disposto dallo Statuto, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
a) avere compiuto il sedicesimo anno di età. Per i giovani dai sedici ai diciotto anni occorre l’autorizzazione Þrmata dai genitori, o di chi ne esercita la patria potestà, in calce alla domanda.
b) possedere attitudini e requisiti morali nonché Þsici per l’espletamento del servizio dichiarati sotto la propria responsabilità e valutati dalla Giunta Esecutiva (art. 32 dello Statuto).
I soci attivi si impegnano volontariamente e spontaneamente, senza pretesa di compenso alcuno, all’osservanza di tutte le norme del presente regolamento ed a quelle emanate per il buon andamento del servizio e per il decoro dell’Associazione.
Si impegnano altresì ad eseguire i servizi con disciplina e correttezza e, in particolare, ad osservare il segreto su quanto è venuto loro a conoscenza nell’espletamento dei servizi prestati od in conseguenza di questi.




Art. 4
Norme per l’abilitazione del socio attivo

L’aspirante socio attivo, con la presentazione della richiesta, si assume l’obbligo di frequentare tutte le lezioni del corso teorico pratico di preparazione al trasporto infermi e al primo soccorso predisposto dalla Direzione il sanitaria dell’Associazione.
Dopo la quarta lezione, l’aspirante socio potrà prestare servizio sull’ambulanza con la qualiÞca di “Terzo”. Trascorso un periodo non inferiore a tre mesi di servizio, svolti nel loro ambito almeno dieci turni, frequentate tutte le lezioni del corso, e sentito il parere della Giunta Esecutiva, la Direzione Sanitaria consegnerà al neo socio la tessera di “Socio Attivo” e l’attestato di partecipazione al corso da usare esclusivamente per motivi interni all’Associazione.
Il socio attivo si impegna per il futuro a frequentare tutti i corsi di aggiornamento che si renderanno necessari su proposta del Consiglio Direttivo e della Direzione Sanitaria.


Art. 5
Servizi Interni

Si intendono soci attivi anche coloro che svolgono servizi interni in modo continuativo per l’Associazione in relazione alle esigenze della stessa previa approvazione del Consiglio Direttivo.


Art. 6
Presenze dei Soci Attivi

L’Associazione chiede al socio attivo una disponibilità minima di ventiquattro turni annui computati nell’anno solare (1 gennaio - 31 dicembre) con l’indicazione dei periodi di disponibilità giornaliera (comparati al turno di quattro ore) sui quali l’Associazione si riserva di utilizzare la disponibilità stessa nel contesto delle esigenze del servizio in accordo con il socio, nella normale rotazione per una corretta e snella organizzazione dei servizi.
Il computo dei servizi al 31 dicembre per i soci iscritti nel corso dell’anno sarà effettuato in dodicesimi. Nel caso di assenza dal servizio per un periodo superiore a quattro mesi la riammissione al servizio attivo, sentito il parere del Responsabile della gestione dei turni, sarà decretato dalla Giunta Esecutiva che potrà prevedere nuovi momenti di formazione per lo svolgimento del servizio .
Eventuali casi di deroga a quanto precedentemente esposto, su segnalazione del Responsabile della gestione dei turni, verranno valutati dalla Giunta Esecutiva e sottoposti al Consiglio Direttivo per ratiÞca. Coloro che non possono presentarsi in servizio per il turno concordato sono tenuti a informare personalmente o il Responsabile della gestione dei turni, o un suo collaboratore, oppure il capoturno, con il almeno ventiquattro ore di anticipo dalla data prevista per il turno.
Il socio attivo si impegna altresì a segnalare tempestivamente, o meglio con un congruo anticipo, al Responsabile della gestione dei turni o a un suo collaboratore gli eventuali periodi di assenza o indisponibilità, per malattia, infortunio o quei fatti e situazioni che possono far perdere in tutto o in parte requisiti di idoneità dichiarati nella domanda di ammissione.
Tutti i volontari, per non creare disservizio, sono tenuti a essere estremamente puntuali per l’inizio del turno.
Coloro che disertano il turno concordato o disattendono in tutto o in parte il contenuto del presente articolo, sono passibili di provvedimenti disciplinari.
I turni di servizio saranno preventivamente esposti in sede su apposite tabelle. Sarà dovere del volontario prendere visione settimanalmente di quanto disposto per confermare o modiÞcare la propria disponibilità.


Art. 7
Diritti dei Soci

1) I soci attivi possono usufruire gratuitamente di tutti i trasporti che si rendessero necessari per loro e per i componenti del loro nucleo familiare con i mezzi di dotazione dell’Associazione. Il socio attivo gode di una copertura assicurativa che lo tutela nell’espletamento del servizio, in caso di ritiro della patente di guida, infortunio e responsabilità civile.
2) i soci ordinari, sostenitori e benemeriti possono usufruire per loro e per i componenti del loro nucleo familiare, di due viaggi all’anno gratuiti all’interno e di uno fuori dal territorio di competenza dell’U.S.L. scontato del 50 % purché in regola con il pagamento della quota associativa da almeno sei mesi.


Art. 8
Svolgimento dei turni di servizio

All’inizio del turno saranno eseguite con cura le seguenti disposizioni:
a) Þrmare il registro delle presenze in modo leggibile indicando il numero della tessera;
b) assicurarsi che sui mezzi sia disponibile tutto quanto necessita segnalando al capoturno le eventuali carenze provvedendo, per quanto è possibile, a reintegrare personalmente il materiale mancante;
c) controllare la pulizia e lo stato della biancheria nonché degli automezzi;
d) dei collaborare alla pulizia della sede;
e) accertarsi della disinfezione della cellula sanitaria.
È compito di tutti i soci attivi in servizio accertare ed eseguire quanto sopra indicato.
Gli incarichi assegnati ai soci attivi durante il turno sono i seguenti:
- Capoturno
- Aiuto Capoturno
- Componenti dell’equipaggio
Tutti gli incarichi afÞdati sono modiÞcabili solamente per esigenze di servizio.

Capoturno
Considerata l’importanza del ruolo del capoturno nello svolgimento dell’attività dell’Associazione, questo incarico viene afÞdato dal Responsabile della gestione dei turni, e ratiÞcato dalla Giunta Esecutiva, a un socio attivo che abbia compiuto ventuno anni di età ed almeno due anni di esperienza come socio attivo, sei mesi dei quali effettuati come aiuto capoturno; dovrà partecipare ai periodici incontri informativi per i capoturno e partecipare il più assiduamente possibile alle riunioni del Consiglio Direttivo in modo da essere costantemente informato di tutte le decisioni deliberate.
Il Capoturno ha i seguenti compiti:
1) coordina e dispone per l’uscita dei mezzi e decide la composizione degli equipaggi;
2) risponde direttamente alla Giunta Esecutiva del comportamento dei singoli volontari in servizio e in sede e si accerterà che sia provveduto a quanto disposto ai punti a) b) c) d) e);
3) ha la completa responsabilità del turno e non potrà farsi sostituire se non per validi motivi, tale sostituzione dovrà essere effettuata avvalendosi di un socio attivo di Þducia fermo restando che la responsabilità del turno rimane al capoturno incaricato;

4) oltre ad avere la responsabilità della centrale radio telefonica dovrà sorvegliare che tali apparecchiature vengano utilizzate esclusivamente per motivi di servizio;
5) deve riferire ai responsabili dei vari settori dell’Associazione le eventuali carenze rilevate ed ogni altra osservazione utile al buon funzionamento nonché trasmettere ai diretti interessati i messaggi loro indirizzati curando che questi siano leggibili, chiari, datati, Þrmati e scritti sugli appositi moduli;
6) deve prendere visione del registro delle consegne, nel quale verranno inseriti i verbali delle riunioni del Consiglio Direttivo ed eventuali comunicazioni riguardanti il servizio, dai responsabili del settore;
7) farà le consegne al capoturno successivo aspettando il suo arrivo trasmettendogli le notizie necessarie per la prosecuzione dei servizi;
8) controlla le somme ricevute e le registrazioni effettuate;
9) gli è tassativamente vietato rilasciare informazioni telefoniche sia sui soci che sui servizi.
Per richieste di servizi relativi al territorio extra comunale, e in caso di difÞcoltà, il capoturno dovrà farsi carico di contattare le altre Associazioni di Pubblica Assistenza operanti nel territorio provinciale fornendo loro i dati relativi al trasporto.

Aiutocapoturno
Collabora con il capoturno per la ricezione delle richieste di intervento e, solo dopo essersi consultato con il capoturno, completa scrupolosamente le schede di prenotazione con tutti i dati indicati sul modulo.
Prende in consegna le somme in denaro e provvede alle registrazioni.
È tenuto a far si che tutte le entrate o le uscite in denaro siano documentate e registrate (foglio di viaggio o ricevuta).
Controlla che i fogli di viaggio siano compilati in modo corretto e leggibile in tutte le parti.

Componenti dell’equipaggio

Autista
Per la guida dell’ambulanze è richiesto il possesso della patente di guida “B” da almeno un anno e, comunque, resta valido quanto disposto dalla legislazione vigente in materia di circolazione stradale. Per l’abilitazione alla guida delle ambulanze i soci attivi, abilitati come “Secondi” dell’equipaggio, dovranno sostenere delle prove pratiche da effettuare con un Consigliere responsabile o un suo collaboratore.
Alla Þne delle prove pratiche di guida, che non potranno essere inferiori a cinque, il candidato che sarà ritenuto idoneo verrà consideravo “abilitato alla guida c” (guida ambulanza a vuoto accompagnato da socio abilitato alla guida almeno “B”); dopo almeno quattro turni effettivi svolti come “C” il socio transiterà automaticamente nella qualiÞca “abilitato alla guida b” (guida con paziente a bordo esclusi i trasporti di emergenza, fatte salve valutazioni contrarie dei soci abilitati accompagnatori); dopo almeno quattro turni effettivi effettuati come “B” il socio, quando si presenterà l’occasione, effettuerà un trasporto di emergenza accompagnato da un socio abilitato “A” il quale, ritenendolo idoneo, consentirà il passaggio del socio abilitato “B” ad “abilitato guida a” (guida in tutte le circostanze emergenza compresa).
È tenuto a rispettare rigorosamente le norme del Codice della strada.
Azionerà il dispositivo acustico di emergenza (sirena) o quello visivo (lucciola) solo nei casi di effettiva necessità, in particolare non si deve fare uso dei lampeggiatori nei trasporti ordinari.
La guida delle ambulanza deve essere camma e sicura, specialmente nei trasporti di emergenza, tenendo conto dell’esigenza di stabilità del trasportato ed attenendosi scrupolosamente per questo alle istruzioni del “secondo” che stazionerà all’interno della cellula sanitaria.
I segnali di emergenza (lucciola e sirena) chiedono la strada ma non danno la precedenza di conseguenza ai semafori rossi e agli stop stradali occorre fermarsi per poi ripartire quando si è certi di non causare incidenti.
L’uso della sirena deve essere fatto in modo continuativo e non solo in prossimità degli incroci; è comunque consigliabile non usare i segnali acustici (sirena) in prossimità dei luoghi di cura.
I soci abilitati alla guida hanno la responsabilità dei mezzi i che conducono e dovranno fare rapporto nel caso di incidenti o problemi. Eventuali danni riportati dai mezzi dell’Associazione, per negligenza grave dell’autista, potranno essere a questo addebitati parzialmente o totalmente, così dicasi delle contravvenzioni elevate per colpa dell’autista stesso.
In caso di incidenti di qualsiasi natura ed entità al mezzo, l’autista deve sempre raccogliere i dati delle persone e dei mezzi coinvolti e riportarli correttamente, con la sintesi della dinamica del sinistro, sul registro dei verbali controÞrmando la dichiarazione; tale registro sarà scrupolosamente conservato dal capoturno assieme a quello delle consegne. L’autista non si può esimere dalle operazioni di soccorso in aiuto al “secondo” con il quale organizza le operazioni di intervento.
È fatto di norma divieto all’autista di avere a bordo dell’ambulanza persone non facenti parte dell’equipaggio in caso di servizi di primo soccorso (urgenza).
Gli apparati radioricetrasmittenti dovranno essere usati solo per motivi inerenti al servizio.

Il Secondo
È tenuto a compilare correttamente, e in ogni sua parte, i moduli predisposti per rilevare i dati dei servizi (foglio di viaggio e modulo di pronto soccorso) e ha l’obbligo, durante il trasporto dell’ammalato, di assisterlo nella cellula sanitaria.

Il Terzo

L’aspirante socio avente la qualiÞca di “terzo” può effettuare, come secondo componente dell’equipaggio, i seguenti trasporti:
- dialisi;
- Þsioterapia;
- interospedialieri;
- dimissioni.

Il socio con la qualiÞca di “terzo” che ha completato le lezioni del corso di preparazione potrà partecipare ad interventi di primo soccorso (urgenze) esclusivamente come terzo componente dell’equipaggio.
I volontari impegnati in un intervento di primo soccorso (emergenza) devono ricordare che questo tipo di intervento consiste nel compiere quelle azioni che permettono all’accidentato di essere trasportato in ospedale nelle migliori condizioni.
È compito dell’equipaggio, nello svolgimento del servizio, attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal personale sanitario e da quello preposto al coordinamento.
Al termine di ogni servizio i volontari cureranno il riordino e la pulizia del mezzo utilizzato in modo che sia pronto per un nuovo impiego.
Durante il servizio è vietata qualsiasi variazione di tragitto o di intervento se non debitamente autorizzato dal capoturno.
Per eventuali offerte ricevute durante il servizio è obbligatorio rilasciare regolare ricevuta (copia bianca del foglio di viaggio).
Tali somme verranno consegnate al capoturno.

Il socio attivo in servizio di prelievo di un paziente presso un ente ospedaliero o altro luogo ne assume la responsabilità dal momento del prelevamento al momento in cui viene afÞdato al personale dell’ente di destinazione o ai familiari.
Il socio attivo che rilevi lo stato di precarie condizioni economiche di un trasportato può, a suo giudizio, rendere il trasporto gratuito (trasporti extra-comunali).
A interventi di primo soccorso (urgenza) non potranno partecipare soci attivi che non abbiano compiuto il diciottesimo anno di età.
Tutti i volontari in turno di servizio indosseranno la divisa stabilita nonché il cartellino di riconoscimento. L’abbigliamento dovrà essere idoneo e consono al servizio, in particolare non si dovranno indossare: sandali, ciabatte e scarpe con tacchi alti, capi di abbigliamento che possano impedire movimenti necessari per il buon svolgimento del servizio.

È vietato:
a) iniziare o lasciarsi coinvolgere in qualsiasi discussione con gli altri utenti della strada;

b) fare o animare discussioni durante il servizio; qualora insorgessero divergenze o vi fossero reclami e proteste, l’interessato, o gli interessati, dovranno inoltrare un rapporto con speciÞcazione dell’accaduto al capoturno o al responsabile di settore.

c) eseguire prestazioni mediche e/o paramediche (ad esempio terapie iniettorie intramuscolari, misurazione della pressione o altro), l’esposizione di presunte diagnosi, suggerire l’uso di farmaci. È d’obbligo l’assoluta discrezione sui servizi prestati.

d) ricevere compensi personali per trasporti effettuati.


Art. 9
Norme di Comportamento

Tutti i volontari sono tenuti al rispetto dei locali della sede e delle attrezzature a disposizione sia sui mezzi di servizio che presso i locali della sede. I volontari di turno non dovranno allontanarsi per nessun motivo dalla sede, salvo autorizzazione del capoturno. Tutti i soci hanno diritto di fare critiche ai provvedimenti degli organi direttivi in sede di Consiglio Direttivo e di proporre suggerimenti utili al buon funzionamento dell’attività. Al socio in turno è richiesto durante l’espletamento del servizio un comportamento corretto, lo stesso si richiede ai soci che sostano nei locali della sede in attesa del servizio. Tutti i soci presenti in sede hanno l’obbligo morale di partecipare a tutte le operazioni legate al mantenimento dell’igiene e del decoro dei locali e delle pertinenze dell’Associazione, nonché a tutte le attività inerenti alla vita associativa. Tutti i soci attivi presenti in sede, anche a titolo ricreativo, hanno l’obbligo morale, in caso di necessità di eseguire tutti i servizi richiesti dal capo turno.
Al Capoturno, Autista e Secondo possono venire afÞancati nuovi soci allo scopo di fare esperienza e tirocinio.


Art. 10
Norme disciplinari ed Organi disciplinari

Coloro che con il loro comportamento creano danno e pregiudizio in qualsiasi modo e maniera alla vita e al buon nome dell’Associazione, sono sottoposti al giudizio del Consiglio Direttivo. Il caso di inosservanza alle suddette norme e di quelle speciÞcate agli articoli 6 (presenze dei soci attivi), 8 (pratica del servizio) e 9 (norme di comportamento generale), in relazione alla gravità delle stesse, potranno essere applicati uno dei seguenti provvedimenti:

A) Richiamo Verbale
B) Richiamo Scritto
C) Sospensione
D) Espulsione

I provvedimenti di cui alle lettere c) e d) devono essere evidenziati sul registro dei soci e sulla scheda personale.
In caso di dimissioni o allontanamento, l’ex socio è tenuto a restituire la tessera o quant’altro abbia avuto in dotazione.
Gli organi sociali con poteri normativo e disciplinare sono il consiglio direttivo (artt. 27 e 28 statuto) e il collegio dei probiviri (art. 38 statuto)


Art. 11
Organismi di gestione


Il Consiglio Direttivo
È responsabile della piena osservanza dello Statuto e del presente Regolamento e vigila su tutto l’andamento dell’Associazione. Viene eletto dall’Assemblea dei soci e rimane in carica 2 anni. Elegge al suo interno il Presidente, il Vicepresidente, nomina i componenti della Giunta Esecutiva, il Direttore Sanitario, il Vice Direttore Sanitario e i responsabili dei vari settori dell’Associazione.

I Consiglieri
I consiglieri in turno e/o presenti in sede devono tenere un comportamento di particolare serietà ed efÞcienza tali da servire di riferimento ai soci. I Consiglieri che sono impossibilitati ad assolvere gli incarichi per un periodo continuativo, hanno l’obbligo di delegare tale incarico a un altro socio che verrà proposto al Consiglio Direttivo, il quale, dopo aver preso atto della impossibilità momentanea del Consigliere ed approvata la sostituzione, ne darà avviso ai soci.
I Consiglieri che disattendono gli incarichi volontariamente assunti, per un periodo superiore a un mese, senza avere delegato alcuno in sostituzione, verranno automaticamente richiamati dal Consiglio Direttivo che valuterà le motivazioni e i danni causati, valutando la possibilità di sostituzione del Consigliere non attento ai bisogni dell’Associazione.
I consiglieri hanno l’obbligo di essere presenti a tutte le riunioni del consiglio direttivo.
Dopo un’assenza di un terzo delle riunioni del Consiglio Direttivo, che verranno computate trimestralmente, il Consiglio dovrà valutare l’eventuale decadenza del mandato del Consigliere.

La Giunta esecutiva è organismo di gestione dell’Associazione nei limiti e con le modalità disposte dagli artt. 30 e 32 dello Statuto.



Art. 12
Il Direttore Sanitario (Art. 35 Statuto)

Viene nominato dal Consiglio Direttivo, rimane in carica 2 anni, ed è rieleggibile. Ha il compito di sovrintendere alla formazione dei soci attivi, ha la possibilità di consultare il medico curante del socio attivo, qualora siano da accertare le caratteristiche di idoneità del socio; tali informazioni saranno solo a lui riservate; svolge funzioni ispettive sull’uso e la manutenzione del materiale sanitario; fa riferimento al Consiglio Direttivo in caso di straordinaria manutenzione o acquisti di materiale sanitario, ne riferirà in seguito la spesa. È responsabile degli acquisti di materiale sanitario, della dotazione sui mezzi, ed esprime ogni qual volta occorre, il proprio parere per argomenti inerenti la sua competenza, può dichiarare inidoneo un mezzo dell’Associazione per mancanza dei requisiti sanitari. Per l’assolvimento del suo incarico sceglie dei collaboratori la cui nomina viene ratiÞcata dal Consiglio Direttivo. Il Direttore Sanitario è invitato alle riunioni del Consiglio Direttivo e della Giunta Esecutiva alla quale partecipa con voto consultivo. Il Consiglio Direttivo potrà nominare un Vice Direttore sanitario nel caso in cui un Socio, in possesso dei requisiti previsti, si renda disponibile a ricoprire tale incarico.


Art. 13
Elezioni (artt. 21, 26, 27 Statuto)

Le elezioni delle cariche sociali previste dallo Statuto hanno luogo ogni 2 anni in occasione dell’Assemblea Ordinaria convocata per l’approvazione del Bilancio Consuntivo. Il Consiglio Direttivo provvede alla nomina del Comitato elettorale, il quale sarà formato da cinque soci attivi, che eleggeranno al loro interno il Presidente del Comitato stesso. Le eventuali candidature per le elezioni dovranno essere segnalate sul cartello appositamente esposto nei locali della sede almeno 20 giorni prima del giorno delle elezioni, i Soci potranno iscriversi Þno ai 10 giorni prima della data delle elezioni stesse, fermo restando che sarà possibile candidarsi anche il giorno stesso dell’Assemblea senza avere il proprio nome stampato nella scheda elettorale. Il Comitato Elettorale provvederà alla predisposizione delle schede che riporteranno il nome dei candidati ed altri spazi per eventuali segnalazioni aggiuntive.
Ogni elettore potrà esprimere:

- ......... preferenze per il Consiglio Direttivo (in relazione al numero di consiglieri previsto nello Statuto, si consiglio un numero di preferenze non superiore alle metà dei consiglieri da eleggere);
- due per il collegio dei Probiviri;
- due per il collegio dei Sindacati Revisori dei conti.

Tutte le elezioni avranno luogo a mezzo di voto segreto con schede autenticate dal timbro dell’Associazione e dalla Þrma del Presidente del Comitato Elettorale. La convocazione ai soci per partecipare alle elezioni deve essere notiÞcata con almeno due settimane di anticipo rispetto alla data preÞssata.

Hanno diritto al voto:

- I Soci Attivi con almeno sei mesi di servizio;
- I Soci contribuenti in regola con il pagamento delle quote sociali, trascorsi sei mesi dalla data di iscrizione, o in regola con il pagamento del rinnovo annuale (ha diritto al voto il Socio contribuente che possiede il bollino dell’anno precedente alle elezioni e quello dell’anno in corso).
Possono essere eletti i soci Attivi che abbiano raggiunto la maggiore età e con almeno un anno di servizio attivo.
A parità di voti si intenderà eletto il più anziano di iscrizione, e a parità di iscrizione il più anziano di età. Le elezioni si intendono valide qualsiasi sia il numero dei Soci votanti in seconda convocazione dell’Assemblea.

Letto e deliberato nella seduta dell’Assemblea dei Soci in data , entra in vigore da tale data.