Vincenzo De Stefano

Il programma triennale 1991 - 1993 per la tutela ambientale: un'occasione di sviluppo per il Parco Nazionale del Gargano

    L'Ente Parco Nazionale del Gargano ha provveduto alla redazione del programma per la tutela ambientale 1991 - 93, utilizzando i finanziamenti previsti dal capoverso D dell'art. 4 e dal capoverso 5° dell'art. 38 della legge quadro 6.12.1991 n° 394 e della delibera CIPE 21.10.1993.

Detto programma è stato approvato con deliberazione del Comitato di Gestione provvisoria in data 17.10.1995. Su di esso la Comunità del Parco ha espresso parere favorevole in data 30.10.1995.

Il programma, attualmente all'approvazione del Ministero dell'Ambiente, si articola in dieci diversi interventi, che possono essere così specificati:

Attività di studio

Intervento n. 1 ad oggetto "Definizione del Piano previsto dall'art. 12 della legge 394/91 e prima fase di acquisizione di competenze e di strumenti territoriali" - spesa di £. 3 miliardi.

L'intervento tende all'acquisizione degli strumenti di base per la stesura del Piano e precisamente:

a) rilevazione aerofotografica;

b) acquisizione dei PRG dei comuni del parco e loro sovrapposizione con la cartografia di base;

c) acquisizione dei fogli di mappa e sovrapposizione della citata cartografia di base.

All'acquisizione, inoltre, degli strumenti primari per la definizione del piano e, precisamente, censimento delle:

a) specie botaniche, silvicole e faunistiche;

b) emergenze naturalistiche;

c) caratteristiche geomorfologiche ed idrogeologiche;

d) aree archeologiche.

Sulla scorta degli strumenti di base e primari sarà possibile una stesura del Piano del Parco con individuazione delle risorse e delle potenziali strategie di sviluppo, con conseguente pianificazione temporale e finanziaria delle attività, oltre che la redazione di uno studio socio-economico comprendente i vari aspetti di turismo, artigianato, commercio, miglioramento agricolo, ma, soprattutto, particolarmente attento al problema dell'occupazione.

Attività di recupero e conservazione

Intervento n. 2 ad oggetto "Analisi, pianificazione e programmazione di un piano di interventi antincendio" - spesa di £. 2 miliardi 772 milioni e consistente in:

a) studio del soprassuolo dell'intero territorio del Parco;

b) studio e misurazione dei venti;

c) realizzazione di uno strumento informatico per la pianificazione e la previsione degli interventi antincendio;

d) studio sul coordinamento delle forze antincendio presenti nel territorio;

e) formazione professionale del personale;

f) acquisto di attrezzature;

g) installazione di ripetitori e di unità radiomobili per la copertura radio dell'intero territorio del Parco.

Intervento n. 3 nel comparto agro-ambientale, cofinanziato dai Ministeri dell'Ambiente e delle Risorse Agricole - spesa di £. 2 miliardi 665 milioni, con i seguenti obiettivi:

a) acquisire competenze in relazione alle specie vegetali minacciate;

b) promuovere il miglioramento della razza podolica della capra garganica e degli ovini;

c) promuovere la produzione dell'olio del Gargano attraverso l'introduzione di tecniche di produzione compatibili con la tutela dell'ambiente.

Intervento n. 8 di manutenzione forestale - spesa di £. 4 miliardi, articolato in:

a) attività di bonifica e manutenzione (potatura, taglio, raccolta e carico del materiale);

b) raccolta, trasporto e scarico del materiale presso le aziende di trasformazione e di utilizzazione del legno esistenti nel territorio del Parco.

L'utilizzazione di manodopera locale è lo scopo precipuo dell'intervento.

Intervento n. 4 ad oggetto "Attività nei centri storici del Parco"- spesa di £. 2 miliardi e 100 milioni.

Tenderà al recupero del decoro ambientale, sostituendo porte e finestre in anticorodal con infissi in legno, procurando lavoro alle imprese artigianali locali; e di realizzare, sottotraccia, le linee telefoniche ed elettriche attualmente aeree.

Intervento n. 9 ad oggetto "Recupero del patrimonio edile rurale, presente nel Parco e nelle zone contigue" - spesa di £. 2 miliardi 150 milioni.

Obiettivi sono:

a) recupero del patrimonio rurale per finalità turistiche naturali;

b) favorire la presenza umana (pastori, agricoltori, raccoglitori ecc.) nelle aree interne;

c) organizzare una offerta turistica credibile (agriturismo e turismo rurale);

d) riutilizzazione degli edifici recuperati come centri e laboratori di educazione ambientale.

Intervento n. 10 ad oggetto "Recupero ex 'trenino carbonai'" - spesa di £. 1 miliardo 350 milioni.

È previsto il recupero di una vecchia tratta ferroviaria, a scartamento ridotto, che operava nel cuore del Gargano per trasportare tronchi di legno dalla Foresta Umbra agli impianti della falegnameria Mandrione (di proprietà regionale).

Il trenino, riattato, permetterà ai turisti, e specialmente ai portatori di handicap e loro famiglie, di visitare le zone interne del Parco in modo autonomo.

Attività di informazione

Intervento n. 5 ad oggetto "Rete di sentieri nel Parco Nazionale del Gargano" - spesa di £. 1 miliardo 100 milioni.

L'attività consisterà in:

a) identificazione, ripristino e riuso di mulattiere, carrarecce e percorsi sterrati già esistenti;

b) installazione di apposita segnaletica indicativa e educativa dell'inizio e fine dei percorsi, dei punti di sosta e delle postazioni di avvistamento degli animali selvatici;

c) pulizia dei rifiuti da tutti gli ingressi dei sentieri e manutenzione degli stessi;

d) costruzione o recupero di fontanelle, in corrispondenza di sorgenti naturali.

Intervento n. 6 ad oggetto "Realizzazione di n. 18 infosportelli in tutti i Comuni del Parco" - spesa di £. 2 miliardi 163 milioni.

Si tratta della rete necessaria per l'erogazione di servizi informatici ai visitatori del Parco, per un raccordo naturale di tutte le attività ambientali, turistiche ed educative dell'Ente e per consentire, ad ogni singolo Comune, di accedere a tutte le informazioni esistenti presso gli altri Comuni.

Gli sportelli saranno ubicati principalmente presso le sedi comunali o in locali di proprietà comunali di mq. 30/40.

Intervento n. 7 ad oggetto "Acquisto sede dell'Ente Parco e realizzazione di 4 centri visita e di educazione ambientale" - spesa di £. 4 miliardi 800 milioni.

Saranno realizzate almeno 4 strutture, posizionate strategicamente, da destinare a servizi di:

­ ospitalità,

­ ristorazione,

­ offerta di servizi per i visitatori,

­ attività didattico-ambientale,

­ attività didattica per agricoltura eco-compatibile,

­ attività economiche ed escursionistiche.

L'intero circuito dovrà autosostenersi finanziariamente, vendendo beni e servizi, secondo logica imprenditoriale privata.

I centri saranno localizzati nelle zone umide a Nord e Sud del Parco, sul litorale e sull'itinerario storico-religioso della Via Langobardorum dal Comune di S. Marco in Lamis, per S. Giovanni Rotondo fino alla Basilica-grotta di S. Michele Arcangelo di Monte Sant'Angelo.

Si tratta, come pare evidente, di un quadro di interventi molto articolato e distribuito sul territorio; costituisce una prima risposta alle attese dei molti garganici, che vedono nel Parco solo la sovrapposizione, a quelli già esistenti, di altri vincoli e divieti e, quindi, la creazione di un freno, imposto dall'alto, allo sviluppo sociale ed economico del promontorio.

Gli interventi del primo Piano Triennale, cui faranno seguito quelli dei piani successivi, contribuiranno, certamente, a superare le residue resistenze degli oppositori oltranzisti del Parco, per realizzare finalmente, con e non contro, le popolazioni garganiche, quel modello di conservazione attiva del territorio, che pone al primo posto, come sostiene autorevolmente sostenuto, l'esigenza di conciliare lo sviluppo socio-economico delle popolazioni locali, in un'ottica compatibile e sostenibile, con la salvaguardia dell'ambiente naturale.

È singolare che, mentre qualche amministratore garganico si attarda in una sterile contrapposizione all'attività del Parco, per altro agli inizi, altri sindaci della nostra Provincia, quelli della Comunità Montana del Sub-appennino Dauno Settentrionale, chiedono, unanimemente, che anche nel loro comprensorio non certo inferiore al Gargano per ricchezza di beni ambientali, storici ed archeologici si realizzi, al più presto, un'area protetta, un parco regionale.