LA GIOSTRA DELLA JALETTA |
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Con il termine folklore si indicano ancora oggi purtroppo, soltanto
quelle manifestazioni di gruppi organizzati, i quali si esibiscono in ogni particolartità
ella getsa cavaleresche, ai testi poetici e musocali tramandati dalla tradizione. La
giostra della Jaletta è una degli innumerevoli aspetti della tradizione popolare, che sta
ancora a indicare quelle attività intese a dare spettacolo, a creare a conseravre, a
tramandare tutto quanto è utile alla collettività, ai giorni, che nulla interessa del
passata. Un grande errore è quello di considerare la tradizione popolare soltanto un
fatto locale, ma bisogna riportare a livello regionale e extraregionale con l'impiego di
tutte le istruzioni.
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LA GIOSTRA DELLA QUINTANA |
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A Foligno già nel
XV secolo celebrava il Santo Patrono Feliciano con corse all'anello e alla Quintana. La giostra prevede la sfida di dieci cavalieri uno per ogni rione città, si traccia un percorso a forma di otto con al centro il simulacro, guerriero ligneo detto Quintana. Al braccio del simulacro sono sono appesi gli anelli che i cavalieri devono infilare con la lancia nel percorrere il percorso della gara. La giostra si divide in tre tornate, vince il palio chi impiega meno tempo e con un minor numero di penalità, al vincitore è consegnato un drappo dipinto. |
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IL PALIO |
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Il
palio era chiamato così nel Medioevo, dalla parola latina Pallium significante drappo,
uno stendardo che veniva offerto da una città a qualche potente signore o sovrano, oppure
il drappo di stoffa pregiata che costituiva l'antico premio di gare a carattere equestre.
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GIOSTRA, TORNEO, COMPETIZIONE, RODEO, QUINTANA, DIVERTIEMNTO FOLKLORICO A SAN MARCO LA CATOLA | ||||||||||||||||||||||||||
Il gioco che si
pratica a San Marco la Catola denominato "Giostra della Jaletta" (20 agosto) è
una competizione equestre che si raggira intorno alla "la galetta" cioè
"Jaletta". Il gioco si aggira intorno al vaso di legno a doghe, in base al suo utilizzo si trova come secchie da pozzo, da cantina e da casa. Fino a non molto tempo fa si svolgeva a "Piano Castello" e relative vie una giostra detta del Saraceno o Sarracino, questa di origine medievale sarebbe alla base della giostra della Jaletta, che si svolge ogni anno in via Garibaldi sotto le mura del Castello Pignatelli. I partecipanti a tale gioco cavalleresco devono cavalcare o un cavallo o un mulo o un asino variamente addobbato, senza sella e a dorso nudo, partecipono da decenni al gioco i vari rioni del paese sfidandosi. Il gioco avviene in concomitanza alla festività del santo patrono San Liberato Martire. San Marco la Catola conserva ancora questa millenaria tradizione, paragonabile al palio di Siena in tono minore, alla quintana di Ascoli Piceno, al Patio di Asti, e tanti altri palii sparsi in ogni angolo della penisola.
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