Faq su reti e dintorni

Purtroppo quando si parla di informatica e telematica è piuttosto frequente scivolare nel gergo tecnico. Pur essendo stato elaborato con lo scopo di essere capito da tutti, non si sottrae a questa regola nemmeno il documento programmatico della rete civica provinciale presentato in queste pagine. Per i non addetti ai lavori, ecco dunque alcune note che hanno lo scopo di chiarire i concetti tecnici espressi nel documento. Le note sono redatte secondo i principi delle FAQ (Frequently Asked Questions), sono cioè risposte alle domande che più frequentemente vengono poste sul mondo delle reti.

 

Cos'è una rete?

Una rete è un assieme di computer collegati tra di loro (collegati in rete appunto) allo scopo di condividere risorse (per esempio una stampante) o scambiarsi informazioni. Quando i computer sono ubicati presso una stessa sede (un edificio, un campus) generalmente il collegamento avviene attraverso cavi. Quando invece i computer sono distanti tra di loro (sparsi in una o più città, in uno stato, in tutto il mondo), il collegamento avviene attraverso le linee telefoniche. Lo strumento che consente di collegare il computer alla linea telefonica è il modem (modulatore-demulatore) che consente di trasformare i dati (digitali) del computer negli impulsi (analogici) che vengono veicolati dalla linea telefonica.

Una condizione essenziale perché lo scambio dei dati tra i computer collegati in rete possa avvenire con successo, è che essi li trasmettano secondo lo stesso protocollo, cioè che adottino le stesse regole di trasmissione e di ricezione.

 

Cos'è Internet?

Internet è una rete di reti, cioè un sistema internazionale di reti a loro volta collegate tra di loro e che condividono gli stesso protocolli. È stata proprio la messa a punto di uno stesso sistema di regole, condiviso dalla maggior parte delle reti e dei computer a consentire l'esplosione del fenomeno Internet, che fin dall'inizio è stato basato sul concetto della distribuzione delle informazioni e quindi del superamento di ogni differenza di sistema operativo e linguaggio utilizzato dai PC che vi si collegano. Ogni personal computer può collegarsi ad Internet, indipendentemente dalla piattaforma hardware e software (Windows, Mac/os, Unix) utilizzata. L'importante è che osservi le regole definite dal protocollo TCP-Ip (Transfer Control Protocol- Internet Protocol), che definisce appunto le modalità per la trasmissione dei dati tra le diverse reti.

Questo protocollo è stato adottato dalla RUPA (Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione) italiana e da ormai tutte le Reti Civiche promosse dai Comuni e dalla Province, sicché si può dire che è diventato uno standard di fatto nelle comunicazioni telematiche internazionali.

 

 

Cos'è Intranet?

Lo stesso protocollo TCP-IP (e di conseguenza la stessa organizzazione dei servizi, delle informazioni, del mondo di accedervi e di scambiarle di Internet) viene adottato da un sempre maggior numero di aziende, enti pubblici e locali per i propri sistemi informativi interni (che vengono definiti Intranet: È così possibile consentire in tutto o in parte l'accesso dall'esterno (che può essere il cittadino utente, oppure l'ufficio periferico) utilizzando tecnologie semplice e relativamente poco costose.

La scelta di sistemi informativi interni basati su Intranet, ed aperti all'esterno attraverso Internet è la chiave di volta della crescente affermazione delle Reti Civiche.

 

 

Come funziona Internet?

La Rete delle Reti funziona secondo l'architettura client-server.

Dal punto di vista hardware, cioè dal punto di vista delle apparecchiature informatiche che "fisicamente" caratterizzano quest'architettura, il modello è piuttosto semplice. In una singola rete, il server (o servente) è un computer sul quale risiedono le informazioni ed i servizi che la rete eroga ai propri utenti. Il client (o cliente) è un computer collegato stabilmente (nel caso, per esempio di una rete aziendale) o sporadicamente (nel caso di un computer che si collega ad Internet solo in alcune ore del giorno e solo per il tempo necessario ad attingere o fornire le informazioni o ad usufruire dei servizi) al server.

Le cose sono leggermente più complicate dal punto di vista software, ovvero per quanto riguarda i programmi che consentono lo scambio di informazioni, la gestione dei servizi, e via dicendo. Teoricamente, numerosissimi programmi sono in grado di essere eseguiti secondo il modello client-server, ma non tutti i programmi vengono, di fatto, utilizzati nell'ambito di Internet. Come mai? Semplice. Su Internet sono utilizzati, nella più perfetta coerenza con la filosofia delle rete e con le potenzialità del protocollo TCP-IP, soprattutto programmi in grado di funzionare indipendentemente dalla piattaforma e dal sistema operativo che usano i computer client, cosa che non sarebbe possibile o che sarebbe complicatissima con i programmi convenzionali. Il boom di Internet è stato reso possibile proprio da questo: l'uso di un protocollo e di regole comuni di trasmissione contemporaneamente all'uso di programmi in grado di essere eseguiti senza difficoltà sulle diverse piattaforme e sui diversi sistemi operativi.

Questi programmi sono finalizzati alla gestione di altri protocolli di Internet, che riguardano per lo più la ricerca delle informazioni, lo scambio di messaggi attraverso la posta elettronica o il prelevamento di files (che possono essere testi, programmi, immagini, suoni o filmati) oppure la navigazione attraverso gli ipertesti della celeberrima ragnatela (Web).

 

Che cos'è un ipertesto?

Coniato da Nelson nel 1965, il termine sta a designare un testo non sequenziale, e quindi difficilmente stampabile e preferibilmente leggibile solo da un computer, dotato di collegamento (link) interni ed esterni che permettono di leggerlo seguendo percorsi diversi, non decisi solo dall'autore, ma dallo stesso lettore.

Con l'esplosione del WWW, acronimo di World Wide Web, ragnatela globale, si può affermare che Internet si caratterizzi oggi come un gigantesco ipertesto. Di qui il concetto di "navigazione": un ipertesto non si legge dall'inizio alla fine, come se fossi un libro, piuttosto vi si naviga, scegliendo di volta in volta le informazioni più utili e saltando da un collegamento all'altro sulla base di un autonomo percorso di lettura.

Per la navigazione è richiesto uno specifico programma, definito browser.

 

Così è la R.U.P.A.?

La R.U.P.A. è la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione che nel nostro Paese collegherà gradualmente tutti gli Enti Pubblici e l'intero sistema delle Autonomie Locali (Regioni, Comuni, Province e Comunità Montane). Il soggetto istituzionale e tecnico che sta coordinando la nascita della R.U.P.A. è l'A.I.P.A., l'Autorità per l'Informatizzazione della Pubblica Amministrazione. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare l'Italia è molto in avanti nelle procedure per l'informatizzazione integrale della pubblica amministrazione. L'Autorità ha già dettato le regole per la trasformazione dell'enorme massa di documenti cartacei che la burocrazia produce in documenti elettronici, stabilendo standard essenziali come quelli che si riferiscono all'archiviazione degli stessi documenti, alla gestione della cosiddette "firme elettroniche" e dei mandati elettronici. L'attuazione concreta di queste regole consentirà nei prossimi anni di snellire enormemente il funzionamento della Pubblica Amministrazione e dunque di migliorare sensibilmente i servizi resi ai cittadini, riducendo - almeno così si spera - la durata dei procedimenti amministrativi e forse eliminando il fenome delle code agli sportelli pubblici, che ha reso tristemente nota la burocrazia.

 

Cos'è una rete civica?

Una rete civica è una sorta di "piazza virtuale" in cui i cittadini hanno modo di incontrarsi, utilizzare servizi pubblici e non, scambiare pareri ed opinioni, ottenere e dare informazioni, proprio come accade in una piazza reale. Il tipo di servizi e di informazioni che la rete riesce ad erogare dipende dai soggetti che vi aderiscono alla rete civica. Se tra i soggetti protomori ed aderenti vi è l'Università, è legittimo supporre che all'interno della rete civica si troveranno informazioni sulle facoltà ed i corsi di laurea, i programmi dei diversi insegnamenti, le date degli esame, e servizi come l'immatricolazione, l'iscrizione, il rilascio di certificati. Un Comune invece metterà in rete notizie sull'orario di accesso ai propri uffici, il testo dello Statuto e dei Regolamenti che ne disciplinano il funzionamento, informazioni sui propri provvedimenti (delibere del Consiglio e dei Giunta, determinazioni dei Dirigenti) e sui procedimenti amministrativi, servizi come il rilascio di certificati. La rete è diretta essenzialmente ai cittadini, la cui partecipazione viene incoraggiata mettendo a loro disposizione specifici punti di accesso pubblici o attraverso la vendita di "account" (abbonamenti) a prezzi politici.

 

Come si accede e quanto costa collegarsi ad Internet?

Per accedere ad Internet occorre innanzitutto avere un PC (la marca ed il sistema operativo sono indifferenti) ed un modem, cioè il dispositivo hardware che consente il collegamento tra il computer e la linea telefonica. Esistono in commercio modem di diversi tipi, a seconda della velicità con cui riescono a trasmettere i dati: è preferibile orientare la scelta verso un modem piuttosto veloce (diciamo 33.600 bps) o meglio ancora un modem ISDN, ma in questo caso occorre disporre di una linea telefonica ISDN.

È poi necessario sottoscrivere un account presso un provider, ovvero un fornitore di accessi ad Internet. Occorrerà naturalmente privilegiare, nella scelta, un provider che disponga di un POP (i "caselli" che consentono l'accesso all'autostrada dell'informazione) ubicato nella stessa area telefonica da cui si desidera accedere. Così il costo della telefonata è quello urbano (si paga la tariffa urbana a tempo) diversamente occorrererà sobbarcarsi alla tariffa interurbana. Dal punto di vista economico, i collegamenti alla Rete funzionano infatti con la stessa logica dell'autostrada, ma alla rovescia. Il traffico sulla Rete come tale è gratuito. Occorre però pagare, in termini di tempo di durata dei collegamenti, la tariffa necessaria per andare da casa propria fino al più vicino casello, che è appunto il POP del provider. Attenzione, però: la Telecom ha messo a punto una speciale offerta per quanti risiedono in un'area telefonica non ancora "coperta" da un POP. Gli utenti che lo desiderano possono, aderendo a quest'offerta, usufruire di una sconto di circa il 50 per cento sulle tariffe necessarie per collegarsi ad un'altra area.

Il costo dell'account (cioè dell'abbonamento che è necessario sottoscrivere presso il provider) varia in relazione al tempo di collegamento ed ai servizi cui si desidera accedere: ma in genere si va dalle 100.000 in su, e la tariffa copre anche la disponibilità di una casella postale, con cui l'utente potrà accedere ai servizi di posta elettronica.

I programmi che consentono l'accesso, la navigazione e la gestione degli altri servizi sono generalmente di pubblico dominio (cioè gratuiti) e vengono messi a disposizione dal provider. Comunque è possibile anche trovarli in edicola, in una delle sempre più numerose pubblicazioni su Internet che offre il mondo editoriale.