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Sud Est
di Manfredonia

 

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Appuntamenti

Un viaggio lungo quaranta giorni, tra popoli, suoni, culture e colori diversi. Un viaggio di fine millennio, che cerca (e trova) nella diversità l'occasione per il confronto, lo scambio culturale all'insegna delle aperture. Punto di partenza e naturale approdo per il ritorno l'antica Sipontum, un tempo terra di mezzo e priva di confini, condizione ideale per essere territorio di tutti e di nessuno, dimensione libera in cui conoscersi, scoprirsi, rinnovarsi al ritmo delle nuove culture. Oggi Sipontum si chiama Manfredonia, ma mantiene intatte le caratteristiche delle terre aperte alla comunità del mondo, pronte a recepire nuovi stimoli e tradurli in linguaggi universali.
E proprio il viaggio è il tema dominante di Sud Est, consueto appuntamento con la musica di tutto il mondo approntato all'interno dell'immenso programma di Manfredonia Festival. Quest'anno la rassegna estiva di Manfredonia (organizzata con tenacia e competenza da Lorenzo Trigiani e Saverio Mazzone) si è concessa una finestra più che onorevole sulla cultura, ospitando l'affermato scrittore e giornalista Sergio Zavoli (3 agosto) nonché un attore comico sottile e pungente come David Riondino (14 agosto).
Sud Est, invece, si appresta ad ospitare alcune realtà musicali estremamente diverse tra loro eppure legate da un filo rosso che le rende affini e compatibili.
Il 30 luglio si esibiranno i pugliesi Folkabbestia, con le loro alchimie musicali che mescolano tarantelle e ska, melodie d'autore e folk irlandese. Un immaginario viaggio da Bari all'Irlanda passando per i Balcani. Viaggiano anche gli ultimi nomadi del pianeta, i Tuareg dell'Ahaggar, che proporranno il 31 luglio la loro musica camaleontica che rispecchia una tendenza di adattamento che permette a questi zingari del deserto di diventare tutt'uno con l'ambiente che li circonda. Ma è autentico incontro di culture anche quello che caratterizza la musica punk rock dei popolarissimi Ustmamò, frizzante di contaminazioni rap e leggiadra di contaminazioni mediorientali con il dialetto tosco emiliano che fa da collante. Infine, in questo viaggio che coinvolge anche l'anima, i rumeni Taraf de Haidoucks, di scena il 2 agosto. Menestrelli di fine millennio, custodiscono di generazione in generazione il languore di una musica mai scontatamente romantica e sempre innovativa pur restando legata alla tradizione.
La manifestazione aderisce alle iniziative e ai propositi dell'associazione Consorzio Festival Capitanata.
MANFREDONIA - "Sud Est", dal 30 luglio al 2 agosto, Largo Diomede, ore 21.30 (per informazioni tel. 0884.519319)

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Date Ultima Modifica: 16-07-1998
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