LA CRIPTA SIPONTINA

 

La cripta, nella quale si conservava con altre reliquie dell'antica Siponto un'altra immagine, detta la Sipontina (la "Madonna dagli occhi sbarrati"), e d'epoca molto anteriore alla chiesa superiore, con evidenti segni del periodo precedente: quello bizantino.

La Madonna, a grandezza quasi naturale, appare seduta su un trono, in perfetta posizione frontale, col Bambino sulle ginocchia, bruna com'esso nel viso. Gesù benedice con la destra, mentre stringe con la sinistra il rotolo. Sullo stesso asse risultano anche i due nimbi. Per questi ed altri particolari stilistici, questa statua di legno, raro esempio nella zona di antica scultura lignea a tutto tondo, può essere assegnata alla fine dell'XI sec. Essa può ora ammirarsi nella chiesa cattedrale di Manfredonia.

 

Notevole la disposizione delle venti colonne marmoree, disposte in quattro ordini e fornite di capitelli di forme diverse, su cui poggiano gli archi a tutto sesto delle venticinque volte a crociera, che nel loro punto massimo dal pavimento non raggiungono i cinque metri. Quando vi siano sorti i quattro piloni circolari, in pietra, che corrispondono a quelli quadrangolari della chiesa superiore, non può precisarsi.

Ai lati delle pareti pendevano doni votivi.

Un sarcofago vuoto, rinvenuto nel sec. XVIII nella zona degli scavi, è accanto ai gradini della scala d'ingresso; in esso sarebbe stato sepolto il duce delle armi sipontine, Tulliano. V'è anche un'ara pagana, forse quella del tempio di Diana, già ricordata.

 

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MASTROBUONI-DE FEUDIS, "MANFREDONIA (Siponto-S. Leonardo)",

Quaderni Turistici a cura dell'E.P.T. di Foggia, 1964