IL MUSEO NAZIONALE

 

Attualmente il Museo Nazionale di Manfredonia (presso il Castello Svevo-Angioino) si articola in diverse esposizioni che sostanzialmente sintetizzano - nelle linee essenziali - la presenza dell'uomo nella Daunia a partire dal Neolitico.

 

GROTTA SCALORIA

 

Il materiale archeologico proveniente dalla grotta Scaloria, ubicata nelle immediate vicinanze di Manfredonia è attualmente non visitabile, racconta di un luogo dove veniva praticato, nelle fasi finali del Neolitico, un culto delle acque ricollegabile forse ai fenomeni di siccità che colpirono il Tavoliere in tale periodo. Il cerimoniale prevedeva la raccolta delle acque di stillicidio dalla volta in contenitori ceramici dipinti e in una vaschetta rettangolare scavata nella roccia intorno alla quale sono stati rinvenuti focolari e ossa, a testimoniare pasti o sacrifici rituali lì consumati.

Grotta Scaloria rappresenta una delle più significative testimonianze della religiosità delle comunità preistoriche della penisola.

 

 

COPPA NEVIGATA E IL SUO TERRITORIO

 

La mostra sui villaggi neolitici presso il Candelaro e sul sito di Coppa Nevigata comprende gli aspetti più significativi della preistoria di quest'area. Gli insediamenti, fra i quali ricordiamo quelli di Masseria Candelaro, Monte Aquilone, Masseria Fontanarosa e Coppa Nevigata, occupavano le alture presso la foce del Candelaro ed i loro abitanti, oltre ad occuparsi di agricoltura e allevamento, erano dediti allo sfruttamento delle risorse marine, come testimonia il ritrovamento a Coppa Nevigata di strumenti in selce utilizzati per l'apertura dei molluschi. Dei numerosi villaggi quello di Coppa Nevigata continuò ad essere frequentato nell'età del Bronzo e il tipo di insediamento a carattere urbano, insieme al ritrovamento di ceramica micenea di importazione e di imitazione, testimoniano i contatti che il sito ebbe con il mondo egeo.

 

IPOGEI DELLA DAUNIA

CULTI E RITI FUNERARI NELLA MEDIA ETA' DEL BRONZO

 

Nei pressi della foce dell'Ofanto è stata recentemente scoperta un'area di grande interesse archeologico per la presenza di numerosi ipogei preistorici. In questi ambienti sotterranei scavati nella roccia calcarea, uomini del II millennio a.C. svolgevano riti di carattere propiziatorio, alcuni probabilmente collegati alla caccia e alla fertilità del raccolto. Il grande ipogeo di Trinitapoli fu successivamente trasformato in una monumentale tomba che nel tempo arrivò ad ospitare resti di circa duecento individui, adulti e bambini di ambo i sessi, sepolti con ricchi corredi di vasi, armi e ornamenti realizzati con prestigiosi materiali d'importazione come il bronzo, l'ambra, la pasta vitrea e la faience.

 

STELE DAUNIE

 

Alla esposizione di una selezione di stele daunie, le più significative, è poi affidata la divulgazione della storia della laguna sipontina nell'epoca successiva, cioè dell'età del Ferro, quando l'area si articolava in un sistema di alture emergenti dalla laguna collegate fra loro da canali navigabili. Dall'insediamento di Cupola-Beccarini, che alcuni propongono di identificare con Siponto preromana, e dalla vicina Salapia, provengono la maggior parte delle stele daunie, significativa testimonianza della civiltà daunia fra il VII e il VI secolo a.C. e, più in generale, della protostoria della penisola. Rinvenute in superficie o reimpiegate in costruzioni rurali, il loro ritrovamento al di fuori dell'originario contesto di provenienza, ne impedisce oggi l'esatta comprensione; rimane ancora ipotetico il loro utilizzo come segnacolo tombale, ma è certo che le stele venivano infisse verticalmente nel terreno, come prova la mancanza di decorazione nella parte inferiore della lastra. Lavorate nella pietra calcarea estratta dalle vicine cave garganiche, le stele rappresentano in modo schematico una figura, forse il defunto, con gli avambracci piegati all'altezza della vita, ricoperta da uria lunga veste ricca di decorazioni geometriche che funge da supporto ad un vero e proprio linguaggio per immagini.

 

Di forma rettangolare, completate da teste iconiche o aniconiche, mostrano sulle superfici principali oggetti quali armi o ornamenti che le qualificano come immagini maschili o femminili. Sulle prime campeggiano anteriormente il kardiophylax o pettorale e la spada, mentre nella parte posteriore appare un grande scudo di forma circolare variamente decorato. Sulle stele riferibili a soggetti femminili con le braccia guantate appaiono collane, fibule, pendagli e nastri. Gli spazi lasciati liberi dalle decorazioni geometriche e dagli oggetti di corredo presentano momenti di vita quotidiana, come la molitura del grano, la filatura, la caccia e la pesca, scene di combattimento e raffigurazioni legate al culto dei morti e alle credenze ad esso connesse, più facilmente comprensibili quando si risolvono in rappresentazioni di processioni rituali, di esegesi più complessa quando riproducono immagini di credenze religiose o di fantasie popolari.

 

LA DAUNIA ANTICA E IL MARE

 

Una ulteriore sezione è dedicata alla Daunia antica e il mare. La mostra offre un'introduzione generale all'archeologia subacquea, alle metodologie e alle tecniche di ricerca e illustra le scoperte effettuate lungo i1 litorale della Daunia.

 

 

IL LAPIDARIO

 

Gli elementi architettonici ed epigrafici, provenienti in gran parte dall'area archeologica di Siponto, costituiscono fonti importanti per conoscere la storia dell'antica colonia romana.

 

 

ATTIVITÀ DIDATTICA

 

La sezione permanente di didattica e stata istituita nel 1995, con il compito di accogliere, orientare, assistere, guidare il visitatore, offrire consulenza perché l'incontro con il museo sia una esperienza conoscitiva e formativa ricca e stimolante. In questo quadro, sono previste per le scuole: visite guidate su prenotazione, consulenza specialistica per progetti didattici e il prestito di materiali informativi e di supporto alle attività.

 

 

 

 

VISITA AL MUSEO

 

Apertura tutti i giorni

 

dalle ore 8.30 alle ore 13.30

dalle ore 15.30 alle ore 19.30

 

Chiusura primo e ultimo lunedì del mese

 

Ingresso £. 4.000

 

Ingresso gratuito ai giovani al di sotto dei 18 anni

agli anziani al di sopra dei 60 anni

 

Per le scuole, ingresso gratuito, previo elenco nominativo degli alunni e degli accompagnatori, redatto su carta intestata della Scuola o Istituto.

 

_______________________________________________________

Ginevra D'Onofrio - Elvira Saccotelli, Museo Nazionale Manfredonia