LORENZO SCILLITANI nacque a Foggia il 28 novembre del 1827
da Saverio e Nicoletta Pedone. I primi studi Scillitani li compì nel Collegio di
Maddaloni presso i Padri delle Scuole Pie (gli Scolpi). Alletà di 15 anni si
trasferì a Napoli per attendere al perfezionamento degli studi letterari. Suo maestro fu
un docente, allora molto famoso, labate don Antonio Mirabelli. Compiuti gli studi
superiori volle vagare per le principali città europee per conoscere come venivano
amministrate le maggiori capitali del vecchio Continente. Ma levento che indusse
Scillitani ad occuparsi della cosa pubblica fu la rivoluzione del 1860 (con il crollo del
casato Borbonico) a cui prese parte con il grado di Maggiore della Guardia Nazionale e nel
1861 fu nominato Sindaco di Foggia. E subito studiò ed elaborò il suo programma
amministrativo che enunciò nel 1866 quando nuovamente nominato Sindaco della città,
carica che conservò fino al 1872, dette lavvio a numerose iniziative di notevole
rilievo destinate ad incidere non solo sulleconomia della città, ma anche
sullaspetto esteriore che a quei tempi lasciava molto a desiderare. Molti
provvedimenti furono intyrapresi dal Sindaco Scillitani. Tra queste vanno particolarmente
segnalate:
la soluzione della questione urbanistica, la eliminazione delle borgate periferiche luride
e fangose, la costruzione di strade pianeggianti lastricate con basole di pietra
vulcanica, la illuminazione delle strade, lallargamento del Camposanto, il
potenziamento delle strutture dellOspedale Civico, addirittura minacciato di
chiusura per la legge di soppressione delle corporazioni religiose. Ma soprattutto
linteresse di Scillitani fu rivolto al problema della educazione e
dellistruzione pubblica. Egli partiva, e ciò lo ha lasciato scritto nei suoi
programmi amministrativi, dal concetto che, in una visione civile, il problema
dellistruzione è quello principe tra i tanti problemi della società, dove
lalfabetizzazione è la premessa indispensabile per poter impostare un qualsiasi
discorso di sviluppo e di progresso. Creò quattro scuole femminili di grado inferiore nei
quattro conservatori dellAddolorata, della Maddalena, di S. Eligio e di S. Teresa.
Si adoperò per la fondazione del Liceo-Ginnasio Vincenzo Lanza amministrato
dal Comune con annesso Convitto. Fondò un Istituto per civili fanciulle. Istituì due
scuole serali: una di disegno geometrico ed unaltra di disegno applicato
allarchitettura civile e di meccanica teorica ed applicata con lezioni e prove
pratiche trisettimanali. Non trascurò lagricoltura dotando lOrto
Agrario di Capitanata di una vera scuola di tecnica agraria. Curò anche
listituzione di Asili infantili perché era convinto che bisognava partire dalla
giovanissima età per forgiare gli uomini e le donne di domani secondo principi di
onestà, di moralità, di austerità e di parsimonia. Il popolo che ha le migliori
scuole é il primo popolo; ed il nostro se non lè oggi lo sarà domani, uno
dei suoi motti che continuamente ripeteva. Godette di immensa popolarità. Nel 1872 fu
eletto alla carica di Presidente dellAmministrazione Provinciale di Capitanata. E
nellaprile del 1870 fu eletto per rappresentare, nel Parlamento italiano, il
Collegio di Foggia.
Ma purtroppo la sua alacre attività fu minata da una malattia che lo portò alla morte
alla ancor giovine età di 53 anni. Infatti egli si spense il 7 dicembre del 1880. Immenso
fu il cordoglio della città e della provincia; la sua salma fu benedetta nella Chiesa del
Purgatorio in via S. Domenico della cui confraternita egli faceva parte.
Un personaggio forse oggi conosciuto ormai da pochi cittadini, forse soltanto per la
strada che porta il suo nome e per la Pia Fondazione, ultimo atto generoso di una vita
operosa per la sua città, per i poveri e gli orfani.