Copernico - Reciproc@: la rete civica della provincia di Foggia
(Dott. Antonio De Cosmo)
   

    Galileo, Keplero e Copernico sono i nomi che abbiamo dato ai server su cui si basa in questo momento la rete della Provincia di Foggia. Il prossimo sarà chiamato Newton. Ai profani potrà sembrare strano che un computer abbia un nome, ma non è così, anzi, quando un computer è in rete con altri computer, deve   necessariamente averne uno, per poterlo distinguere dagli altri.

    Ogni progetto racchiude una metafora, un riferimento interno, una immagine, un modello culturale cui si ispira. La nostra metafora è l'immagine astronomica, il messaggio culturale complessivo lasciato da questi scienziati, fisici, astronomi, matematici. Pensando ad essi inevitabilmente il pensiero va a quel radicale cambiamento dell’asse prospettico da cui essi seppero guardare l'universo, i pianeti, i mondi e le cose in genere, per vederli nella giusta prospettiva. Inoltre questo elemento fantastico altrettanto immancabilmente è accompagnato dal pensiero che quei radicali cambiamenti, anzi quel capovolgimento dei punti di riferimento, messo in atto in alcuni settori della scienza, ne ha prodotto di altrettanto radicali nella cultura e, direi, nella civiltà tout court.

    I padri fondatori del pensiero moderno rappresentano quindi un riferimento metaforico sicuramente ambizioso, ma anche pregnante delle finalità sottese all’introduzione della strumentazione informatica nella prassi lavorativa dell’ente provincia. Le immagini che essi suscitano sintetizzano quello che gli amministratori hanno indicato come progetto politico e che l’Unità di Progetto per l’Informatizzazione e la Rete Telematica Provinciale costituita per la sua attuazione ha il compito e l’intento di realizzare: modificare non solo il lavoro quotidiano dei dipendenti sotto l’aspetto metodologico e procedurale, ma anche in relazione alle finalità e, direi, all’intenzionalità che deve informare la prassi lavorativa, la quale deve essere sempre più funzionale alla sua destinazione di servizio e quindi sempre più adeguata alle necessità dei cittadini utenti: una "rivoluzione copernicana" appunto.

    Di passaggio, a proposito del concetto di utenza, va notato che i tempi ormai impongono una sostituzione di tale concetto con l’altro, imposto dalla crisi economica attuale, di contribuente e di cliente, la cui adozione comporta più precise e dirette responsabilità per chi ha il compito di erogare servizi.

    Una rivoluzione copernicana si diceva, ma anche "galileiana".

    Come è noto il pensiero galileiano rifiuta gli stereotipi, a cominciare da quello di autorità, per assumere un punto di vista in cui l’autorità assoluta viene sostituita dal metodo come forma riconosciuta di scambio della conoscenza fra gli uomini e in cui alla teoria si affianca la pratica e la sperimentazione come forma di verifica del pensiero e della sua corrispondenza alla realtà. Orbene in un periodo in cui il computer nell’immaginario collettivo assume troppo spesso l’aspetto dello stereotipo del potere, assoluto kafkiano, condizionante e imperscrutabile, senza volto ma inflessibile, il richiamo galileiano assume il valore di una rivoluzione nella rivoluzione: negli uffici della provincia nessuno ha bisogno né di una sfinge, né di un "grande fratello", mentre abbiamo tutti bisogno, se vogliamo adeguarci alle necessità della società moderna ed evoluta, di uno strumento potente e versatile o, se preferiamo far riferimento a immagini umanizzanti, è utile a tutti la presenza di un "grande amico" sempre disponibile e volenteroso, che cresce al nostro fianco e insieme a noi, col contributo di tutti e nella direzione che vogliamo.

    Quello che presentiamo oggi, dunque, è il primo risultato di un prototipo di rete che sta gradualmente entrando a regime.

    La "navigazione" naturalmente è semplicissima, basta un clik del mouse e si spera anche chiara nelle destinazioni di questi clik ed esaustiva nei contenuti.

    La nostra home page si presenta come un crocicchio da cui si può partire per un viaggio o nella nostra intranet, Copernico, appunto, o sull’extranet, cioè sugli altri siti raggiungibili attraverso Internet o ancora su una copia di Reciproc@, che per evitare un appesantimento del traffico sul modem che oggi effettua il collegamento con l’esterno, abbiamo riprodotto all’interno.

    Reciproc@ ha essenzialmente funzioni informative strumentali: vi pubblichiamo i bandi delle gare di appalto e dei concorsi di qualsiasi tipo; pubblicistiche: vi si trovano indicazioni sull’ente (statuto, regolamenti,…), sulla composizione della giunta, del consiglio, dei gruppi, sugli uffici; promozionali rispetto al territorio, sia per gli aspetti turistici che per quelli propriamente economoci, vengono inoltre ospitate le associazioni che hanno aderito all’invito a partecipare alla rete civica e si da spazio a una piccola (ma non esigua) esperienza di editoria elettronica. Il sito, come si vede, ha parti dinamiche, addirittura con scadenze (gli appalti e i concorsi) e parti più statiche, ma proprio per questo si è pensato di dotarlo di una sua memoria storica: l’archivio dei links soppressi che permette eventuali controlli anche successivi sulla documentazione pubblicata.

    Copernico, come intranet è la realizzazione che presenterà le maggiori trasformazioni in futuro. Attualmente la pagina di avvio presenta sei link principali, di cui l’ultimo quello verso DI.RE., fa riferimento a un altro strumento che speriamo di mettere al più presto a disposizione del pubblico: si tratta di un sito di discussione, al quale è possibile inviare osservazioni, critiche o suggerimenti con pubblicazione immediata.

    Gli altri link invece sono più orientati al lavoro quotidiano: i modelli permetteranno di eliminare i depostiti cartacei. Naturalmente il loro numero sul sito crescerà progressivamente ed è su questo che ci si aspetta molta collaborazione, specie fra i più esperti nell’uso del computer; l’Albo Pretorio è consultabile nelle sue tre componenti attualmente attive: le delibere di giunta, i decreti del Presidente, il repertorio dei contratti, ma in seguito raccoglierà anche le determine dirigenziali e sarà reso accessibile anche dall’esterno.

    A proposito di databases consultabili dall’esterno, fra le ipotesi previste dal progetto di rete civica, c’è anche quello di rendere possibile l’accesso all’archivio dei contribuenti TOSAP dagli uffici comunali autorizzati, attivando così un utile servizio per i contribuenti che potranno avere conoscenza della propria situazione contributiva anche dal comune di residenza.

    Su Copernico naturalmente è presente la raccolta completa della normativa interna, in un rapporto di integrazione rispetto a quella pubblicata su Reciproc@: vi si trovano quindi lo statuto dell’ente, i regolamenti tutti, ma anche le leggi più importanti e i link verso la Gazzetta Ufficiale dell’anno in corso. Questa disponibilità informativa sarà presto arricchita dalla possibilità della consultazione in linea dei maggiori repertori di legislazione e giurisprudenza.

    Copernico, in quanto intranet non disdegna nulla che possa essere utile funzionale nel lavoro quotidiano, sicchè, oltre a questi servizi essenziali, non si sottrae nenache ai piccoli compiti di utilità, come tenere la rubrica telefonica interna, che, come è noto, è un oggetto che ha la singolare caratteristica di scomparire puntualmente nei momenti in cui serve.

    In fine, sulla barra degli strumenti sempre disponibili, Copernico mette a disposizione anche un motore di ricerca (l’Ht://Dig) che individua i documenti presenti sul web locale a partire da un qualsiasi termine o combinazione di termini, presentandone poi i link per l’eventuale recupero in pagine ipertestuali costruite al volo, non isolati, ma inseriti in una contestualizzazione (riassunto automatico del documento) che permette una scelta più pertinente alle necessità.

    L’impianto grafico complessivo, è certamente da migliorare, ma l’intento che lo guida è quello di rendere familiare, confidenziale, quasi domestica la intranet, nella consapevolezza che il suo successo non dipende tanto dalla potenza della strumentazione, quanto dall’accettazione e, direi meglio, dalla partecipazione dei suoi utenti.