Re.Ci.Pro.C@

La rete civica provinciale della Capitanata

Documento programmatico

 

Premessa

La società dell'informazione sta radicalmente cambiando il nostro modo di vivere, di comunicare e di lavorare. La rivoluzione tecnologica presenta straordinarie opportunità, ma anche diversi rischi.

Il coinvolgimento delle istituzioni, delle imprese ma anche dei semplici cittadini nel processo di costruzione della "società dell'informazione" è indispensabile per vivere da protagonisti questa delicata fase di transizione: per attenuare i rischi e per ottimizzare i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie, vantaggi che possono essere sinteticamente rappresentati in una più elevata crescita economica, una maggiore occupazione e una migliore qualità della vita.

La provincia di Foggia non è tuttavia ancora preparata a questo appuntamento, e questo la espone al pericolo che possa ulteriormente approfondirsi il divario che la vede attualmente penalizzata, non solo rispetto alle province centro-settentrionali del Paese, ma anche rispetto alla maggior parte delle province meridionali.

Al contrario, la "società dell'informazione" può significare per la Capitanata un nuovo e formidabile strumento per affrontare la crisi economica e sociale che da molti anni la sta angustiando.

Tutti sono concordi nel ritenere che la nostra terra possegga in se stessa, a cominciare dal suo territorio così ricco ed esteso, numerose risorse per poter attivare il circolo virtuoso dello sviluppo. Tali risorse sono spesso rimaste allo stato latente perché è mancata la capacità di farle conoscere, di farle apprezzare, di valorizzarle: in una parola di "comunicarle".

Per rimuovere questo vincolo e per accelerare il processo di costruzione della società dell'informazione, l'Amministrazione della Provincia di Foggia ha deciso di dare vita a Re.Ci.Pro.C@, la rete civica provinciale. L'acronimo sta per Rete Civica Provinciale della Capitanata: ma "reciproca" intende sottolineare quanto la Rete sia uno strumento indispensabile - forse l'ultimo possibile in una provincia che deve la sua crisi anche alla dispersione, alla sovrapposizione, alla frantumazione delle risorse - per "mettere assieme" forze, idee, intelligenze, per cooperare.

Proprio per questo, però, il processo di costruzione di una rete presuppone una strategia di accompagnamento, rivolta a creare il contesto e le condizioni più favorevoli per la sua realizzazione e, soprattutto, per il suo radicamento. Secondo la classica definizione di John Naisbitt,

 

"Le reti sono insiemi di persone che parlano l'uno all'altro, che condividono idee, informazioni e risorse. Il punto nodale non è la rete in quanto tale, che è il prodotto finito, quanto il processo per costruirla: la comunicazione che crea il legame tra persone o gruppi di persone".

 

È dunque necessario azionare fin d'ora e promuovere i necessari processi di comunicazione che devono sostenere la nascita e lo sviluppo della rete civica provinciale.

Con questo documento, di cui si auspica la più ampia diffusione, la Giunta Provinciale intende indicare le precondizioni, gli obiettivi programmatici e le modalità di realizzazione della rete civica provinciale, per promuovere nelle istituzioni, nelle imprese e nei cittadini interessati un'approfondita discussione.

 


Le pre-condizioni per il successo di Re.Ci.Pro.C@

 

Le condizioni essenziali per il decollo ed il successo della rete civica provinciale sono

* la sensibilizzazione del pubblico alla rivoluzione dell'informazione,

* una più diffusa educazione all'impiego delle nuove tecnologie,

* la messa a punto di servizi reali, sia di informazione che a valore aggiunto, in grado di promuovere effettivamente una migliore qualità della vita della comunità civile,

* un accesso quanto più diffuso, potenzialmente universale, alla rete stessa, anche attraverso una politica dei prezzi e delle tariffe che non inneschi nuove povertà e nuovi divari;

* il coinvolgimento di quanti più soggetti è possibile - istituzioni, imprese, organizzazioni, scuole, università, cittadini - nel processo di costruzione "immateriale" della rete.

 

La sfida è quindi culturale, prima ancora che tecnologica.

L'Amministrazione Provinciale si impegna, pertanto, a favorire quanto più possibile il verificarsi di queste condizioni, per creare alla rete il contesto più idoneo.

In particolare, l'Amministrazione darà vita, entro il corrente anno 1997, al "Forum permanente per la società dell'informazione", cui verranno invitati a far parte tutti quanti - soggetti pubblici e privati - sono interessati ai processi di sviluppo dell'informazione telematica e digitale nella nostra Provincia.

Al "Forum" verrà affidato, tra l'altro, il compito di definire le strategie e le modalità operative per la gestione della Rete.

 

 


Gli obiettivi della Rete Civica Provinciale

Perché la rete sia effettivamente uno strumento di avvicinamento alla "società dell'informazione", è necessario prefissare obiettivi chiari e realistici.

Fare una buona rete non dipende solo dalla quantità e dalla velocità con cui i dati vi viaggiano, ma anche, soprattutto, dalla loro qualità.

 

La rete come strumento di innovazione, di adeguamento al cambiamento e di formazione permanente.

 

La società contemporanea è in continua evoluzione: sta, appunto, migrando verso la società dell'informazione. Restare indietro, significa sempre più spesso restare tagliati fuori; venire esclusi. La rete dovrà pertanto puntare a offrire costanti occasioni di aggiornamento e di apprendimento rispetto al ritmo impetuoso con cui il cambiamento procede. In particolare, la Rete dovrà garantire che anche i cittadini di Capitanata possano usufruire delle opportunità di educazione e di apprendimento permanente che sono state poste al centro dei programmi dell'Unione Europea.

Questo obiettivo verrà perseguito, tra l'altro, promuovendo la costituzione di una banca dati sull'innovazione; servizi di traduzione anche on-demand, iniziative di formazione e di insegnamento a distanza, rivolte in modo particolare a quanti hanno completato il loro ciclo di studi convenzionale.

Verranno in tal senso stipulate apposite convenzioni o protocolli d'intesa con le due Istituzioni della Provincia (Scuola di Pubblica Amministrazione e Università della Terza Età), con l'Università, con la Scuola.

L'Amministrazione prenderà in esame la possibilità di modificare i propri attuali servizi in materia di istruzione e le proprie Istituzioni, con la trasformazione dell'U.T.E. in una sorta di agenzia per l'educazione e la formazione permanente, mentre la Scuola di Pubblica Amministrazione sarà lo strumento formativo della Rete, rivolto in modo particolare alle Istituzioni ed agli sportelli della Rete Civica Provinciale.

 

Moltiplicare il numero dei fruitori della Rete, perseguire l'accesso universale.

Gli scenari del futuro ci fanno intravedere il personal computer, il modem trasformatici in elettrodomestici, probabilmente tutt'uno con gli strumenti che hanno maggiormente rivoluzionato le nostre vite: la televisione ed il telefono. Famiglie che attraverso la rete, dalle loro case, fanno la spesa, controllano il loro conto in banca, si informiamo sulle previsioni del tempo.

Ma assai difficilmente questi scenari potranno concretizzarsi contemporaneamente in tutto il villaggio globale. Anzi è verosimile che la differenza di passo con cui la rivoluzione tecnologica marcia nelle diverse Nazioni preluda a nuovi divari, a nuove esclusioni.

Occorre quindi adoperarsi affinché nessuno rimanga escluso dalla società dell'informazione. Per il Mezzogiorno, per la Capitanata, che già tante volte hanno sperimentato il dramma della "esclusione", si tratta della sfida certamente più importante che il futuro ci pone.

La nostra Provincia è già al di sotto media nazionale per quanto riguarda gli accessi alla Rete Internet, e siamo assolutamente lontani dall'accesso universale ai servizi che dovrebbe essere il tratto costitutivo della società dell'informazione.

Gli ostacoli che si frappongono all'obiettivo dell'accesso universale sono di duplice natura:

- una scarsa alfabetizzazione rispetto all'uso dei mezzi tecnologici che rendono possibile l'accesso alle nuove tecnologie (l'uso del PC, del modem, ecc.);

- la difficoltà ad ottenere un accesso privato, a domicilio, per ragioni economiche.

La rimozione del primo vincolo passa essenzialmente attraverso il potenziamento di tutte le occasioni culturali ed educative rivolte a diffondere le abilità connesse all'uso delle apparecchiature tecnologiche. Si tratta di promuovere una "nuova alfabetizzazione" che deve vedere protagonisti essenzialmente la scuola e le Istituzioni della Provincia, come si è già detto.

Per quanto riguarda il secondo aspetto, l'attuale dislocazione territoriale dei POP (i punti di accesso alla Rete Internet) e il vigente piano regolatore generale della telefonia penalizza considerevolmente alcune zone del territorio provinciale, e segnatamente l'arco appenninico e alcune zone del Gargano.

Di fatto, esistono oggi in Capitanata utenti che non possono usufruire dei servizi di rete, se non pagandoli molto di più di quanto non accada ad un utente che risieda in una zona servita da più POP.

L'Amministrazione intende avviare con il Governo, con Telecom e con i fornitori privati di accesso, per quanto loro compete, un confronto diretto da un lato a modificare l'assetto generale della telefonia nel territorio provinciale (la provincia di Foggia è una delle province italiane su cui grava il maggior numero di settori, con gravi penalizzazioni per gli utenti) e dall'altra a ridurre le tariffe, sia telefoniche che di accesso alla Rete.

Nella fase di costruzione della Rete, si prenderà comunque in esame la possibilità - anche attraverso specifici accordi procedimentali con i fornitori di accesso, con le comunità montane e con i comuni interessati - di installare POP nei settori telefonici che ne sono attualmente sprovvisti.

In ogni caso, l'Amministrazione intende perseguire l'obiettivo di rendere praticabile per tutti i cittadini l'accesso alla Rete, rendendo abbordabili i costi di accesso privato e comunque fornendo con Re.Ci.Pro.C@ la possibilità di punti d'accesso pubblici, equamente distribuiti nell'intero territorio provinciale.

 

Sviluppare la capacità di conoscenza e di gestione del territorio.

L'Amministrazione sta progettando il proprio sistema informativo ponendo particolare attenzione ai servizi che sono in grado di produrre valore aggiunto.

Tra questi, un posto di rilievo merita il GIS, sistema georeferenziato di informazione territoriale che consentirà di raggiungere livelli di conoscenza e possibilità di gestione territoriale mai conseguiti in precedenza.

L'Amministrazione intende implementare il proprio GIS nella rete civica provinciale, ponendolo inizialmente a disposizione dei Comuni e delle Istituzioni pubbliche preposte al controllo ed alla gestione del territorio.

Ciò significherà una migliore pianificazione delle opere pubbliche ed una più agevole progettazione, soprattutto per i Comuni che sono sprovvisti di strutture tecniche; più efficaci possibilità di controllo e di monitoraggio dell'ambiente, inedite possibilità di lotta all'evasione fiscale e una più diffusa e generale conoscenza del territorio, delle sue potenzialità e della sua risorse.

 

Sviluppare la capacità della Rete di produrre valore aggiunto, e quindi reddito ed occupazione.

Stimolando adeguate forme di partenariato con il mondo dell'impresa e con il sistema del non profit, è possibile sviluppare le potenzialità delle Rete in quanto produttrice di servizi a valore aggiunto, e quindi di reddito ed occupazione.

Solo a mo' di esempio, si citano alcuni esempi di servizi a valore aggiunto che la Rete può produrre o comunque stimolare. L'Amministrazione auspica che altre idee possano scaturire dalla riflessione e dal confronto che il presente documento susciterà.

Il Telelavoro può essere utilizzato, anche attraverso forme di cooperazione con enti non profit con cui la Provincia vanta già rapporti consolidati, come l'Unione Italiana Ciechi per potenziare le opportunità di accesso al lavoro per i disabili.

La Rete può offrire in vista del Giubileo del 2000 servizi di informazione, di orientamento sui servizi e sulla ricettività turistica del territorio e di teleprenotazione alberghiera; può contribuire a sviluppare le potenzialità dello scalo aeroportuale "G.Lisa".

 

Far conoscere meglio nel Mondo la Capitanata, i suoi prodotti, le sue culture.

La rete civica provinciale si situa all'interno di Internet, la Rete delle Reti. Le sue potenzialità non vanno dunque viste limitatamente allo scambio di informazioni all'interno del territorio provinciale, ma anche come potenziale "vetrina" internazionale della Capitanata, dei suoi prodotti e delle sue culture, che possono quindi trovare nella Rete un eccellente e qualificato strumento di tutela e di sviluppo.

In esecuzione degli impegni programmatici assunti dall'Amministrazione nel "Patto Territoriale per la Capitanata", all'interno della Rete verrà previsto il "catalogo Capitanata", nella cui base di dati verranno ricomprese per più significative produzioni provinciali, eventualmente dotate di un "marchio Capitanata", il cui accesso verrà preventivamente regolamentato, con le opportune intese con le Associazioni dei produttori.

Un efficace esempio di come la rete possa diventare una "vetrina" della Capitanata è inoltre offerto dal progetto "Biblioteche nel Mondo, il Mondo in Biblioteca" che l'Amministrazione ha già intrapreso, per il collegamento in rete delle biblioteche comunali aderenti al sistema bibliotecario provinciale.

Il progetto prevede la costituzione di una vera e propria Biblioteca Virtuale, in cui gli utenti (che evidentemente non sono solo quelli che fisicamente si recano presso i nodi della Rete, ma anche gli utenti della comunità virtuale internazionale) possono trovare informazioni non solo riguardo alla disponibilità ed alla collocazione dei libri e più agevoli servizi di prestito, ma anche i libri on-line, che riguarderanno gli aspetti più tipici e qualificanti delle culture, della tradizione, della storia della Capitanata.

I nodi bibliotecari diventano poi essi stessi punti d'accesso ad Internet, consentendo ai fruitori "fisici" di accedere alle risorse internazionali, concretizzando così il "circolo virtuoso" che è l'essenza sostanziale di una rete: lo scambio di risorse.

Re.Ci.Pro.C@, intesa come "vetrina della Capitanata" consente anche di affrontare e forse scongiurare un rischio che l'avvento della società dell'informazione sta palesando in modo sempre più reale, e cioè il rischio di una progressiva omologazione culturale.

Il fenomeno Internet sta comunque crescendo anche in provincia di Foggia: ed "Internet" parla sempre più "americano". Il rischio è che mentre diventiamo cittadini del villaggio globale, il villaggio globale dimentichi ciò che succede all'angolo di casa nostra.

Il solo possibile antidoto è, quindi, utilizzare le reti locali come strumento di difesa, di valorizzazione e di diffusione delle altre culture.

 

 

La rete come collettore di risorse e di informazione.

Una rete non può essere progettata esaurientemente a tavolino, proprio perché essa chiama in causa, coinvolge, mette assieme, esalta forze differenti, ed è dunque sempre un'altra cosa, una cosa in più rispetto a quella che una singola persona può immaginare.

Il Forum sarà pertanto chiamato ad un forte impegno propositivo e progettuale in questa direzione, soprattutto in riferimento alla definizione dei servizi di informazione pubblica che attraverso Re.Ci.Pro.C@ verranno erogati.

In particolare, si individuano quali settori prioritari di servizio della Rete l'informazione pubblica, l'istruzione e la tutela della salute.

Si sottolinea come la rete possa e debba perseguire il potenziamento dell'informazione pubblica in Capitanata (modalità ed orari di accesso ai servizi pubblici; possibilità di ottenere certificazioni a distanza; informazione sullo stato delle "pratiche" trattate dai diversi uffici pubblici, informatizzazione e divulgazione delle gare d'appalto, trasparenza) contribuendo così ad avvicinare i cittadini alle Istituzioni , a migliorarne i rapporti, a snellire la burocrazia e a rendere più efficiente la pubblica amministrazione.

Ogni soggetto che vorrà partecipare alla costruzione della Rete dovrà comunque sentirsi non solo un fruitore di servizi, ma esso stesso produttore e fornitore di informazione e di risorse utili. È molto importante a tal proposito il ruolo che può essere svolto dalle associazioni non profit, che possono mettere così in comune il loro straordinario patrimonio di esperienze, di idee, di progetti.

Elemento centrale e costitutivo di Re.Ci.Pro.C@ sarà, pertanto, il sito Web dell'Amministrazione, che sta per essere posto on-line e che consta attualmente di circa 200 pagine html. A regime, Re.Ci.Pro.C@ dovrebbe sviluppare e gestire circa 5.000 pagine.

 

L'attenuazione dei rischi

Come si è detto in premessa, la società dell'informazione implica i suoi rischi, soprattutto per quanto riguarda la tutela del diritto alla riservatezza della persone e la più generale tutela della democrazia dell'informazione. Una opportuna prevenzione dei rischi, può costituire perfino una risorsa aggiuntiva per la Rete, migliorandone la trasparenza.

L'Amministrazione si impegna a vigilare scrupolosamente e costantemente, affidando al Forum la individuazione di un organismo di vigilanza e di controllo, affinché Re.Ci.Pro.C@ possa sempre osservare e sviluppare i seguenti principi fondamentali:

* garantire il pluralismo dell'opinione e dell'informazione;

* garantire la libertà di espressione e la libertà d'informazione

* rafforzare i diritti d'accesso del cittadino all'informazione pubblica;

* fornire tale accesso istantaneamente ed universalmente;

* consentire ai cittadini di partecipare maggiormente alla formulazione delle decisioni delle Istituzioni Pubbliche e di controllarle l'operato;

* consentire al pubblico di diventare produttore attivo di informazione, e non consumatore passivo;

* rispettare la riservatezza e l'anonimato delle comunicazioni personali e delle eventuali transazioni;

* tutelare i minori e i valori morali ed etici.


Le modalità operative di costruzione della Rete

Il processo di costruzione della Rete presuppone due distinti percorsi:

* il primo, politico, che consiste nella "chiamata a raccolta" delle forze interessate, nella loro cooperazione;

* il secondo, organizzativo e tecnologico, che rende possibile ed operativa la cooperazione, la "messa in rete" delle risorse.

Per quanto riguarda il primo aspetto, questo documento ha già più volte sottolineato il ruolo che compete al Forum.

Per quanto riguarda il secondo aspetto, si elencano, di seguito alcuni "passi" da fare, in attuazione degli obiettivi appena enunciati.

 

Per una più efficace lettura si precisa che:

* per punti di accesso pubblici si intendono i nodi istituiti e promossi dalla Provincia, in particolari servizi pubblici, a da questa gestiti, in collaborazione con i soggetti pubblici che gestiscono il servizio presso cui il punto è allocato;

* per nodi della rete si intendono i soggetti sia pubblici che privati che aderiscono alla rete e, contemporaneamente, ne utilizzano i servizi e li forniscono e/o li distribuiscono;

* per topologia di Re.Ci.Pro.C@, si intende la materiale dislocazione e distribuzione sul territorio dei POP (che sono i "caselli" dell'autostrada dell'informazione, ovvero il punto in cui un provider, generalmente privato, consente l'accesso alla rete internazionale).

 

- I punti di accesso pubblici di Re.Ci.Pro.C@:

Tutti i comuni dovranno essere dotati di un punto d'accesso pubblico, da allocarsi presso un servizio pubblico possibilmente gestito dal Comune, con preferenza per le Biblioteche e/o gli Uffici per le Relazioni con il Pubblico, che per la loro natura appaiono i più conformi al coinvolgimento in una Rete; l'Amministrazione definirà di concerto con il Forum la possibilità di istituire punti d'accesso aggiuntivi, gestiti dai medesimi soggetti pubblici o da associazioni non profit.

 

- I nodi di Re.Ci.Pro.C@

Sono nodi di elezione della rete le istituzioni pubbliche e le associazioni che aderiscono al Forum ed a Re.Ci.Pro.C@, sottoscrivendo con l'Amministrazione Provinciale un'apposita convenzione; il soggetto pubblico o privato che aderisce si impegna con l'atto di adesione e con la convenzione a fornire alla rete le informazioni ed i servizi di cui è proprietario, può usufruire gratuitamente di tutti i servizi della rete e può a sua volta distribuire al pubblico le informazioni ed i servizi della Rete.

 

- Formazione degli addetti ai punti di accesso ed ai nodi:

È necessario prevedere una fase formativa, che verrà gestita dalla Scuola di Pubblica Amministrazione, e sarà rivolta a quanti, all'interno della Rete, ne producono, ne gestiscono e ne distribuiscono i servizi.

 

- La topologia di Re.Ci.Pro.C@:

La Provincia costituirà un proprio POP nel capoluogo dauno, anche a servizio della Intranet aziendale dell'Amministrazione. Il POP potrà essere allocato a Palazzo Dogana o nella sede di un provider privato, da individuarsi attraverso una selezione pubblica o attraverso un accordo procedimentale.

Il POP della Provincia offrirà gratuitamente ai cittadini che ne fanno richiesta i servizi di posta elettronica, di "gruppi di discussione" e alcuni servizi di FTP di Re.Ci.Pro.C@.

La topologia che si propone ambisce alla costituzione di almeno un POP in tutti i settori telefonici in cui è ripartito il territorio provinciale, in modo da dare la possibilità a tutti i cittadini di poter usufruire dei servizi di Re.Ci.Pro.C@ e di Internet alle tariffe telefoniche più basse.

Nei settori provvisti di uno o più POP si individuerà il POP della rete civica provinciale attraverso uno dei seguenti meccanismi:

- l'abilitazione a POP di Re.Ci.Pro.C@ di tutti i provider locali, che stipulino con la Provincia una convenzione, che prevederà tariffe ridotte per gli accessi alla Rete; i costi che la Provincia sopporterà per la erogazione dei servizi gratuiti di posta elettronica e di gruppi di discussione ai cittadini residenti nel territorio servito; l'eventuale cooperazione in materia di gestione e fornitura di servizi;

- la selezione pubblica di uno dei POP presente, con criteri selettivi ispirati ai principi di riduzione delle tariffe; minori costi per l'Amministrazione per l'erogazione dei servizi gratuiti; qualità dei servizi locali offerti;

- accordo procedimentale con i provider.

Nei settori sprovvisti di POP la Provincia esaminerà la possibilità, di concerto con gli enti locali interessati e con i provider più vicini al settore telefonico o comunque dei provider presenti nel territorio provinciale di realizzare un POP, definendone le modalità in un apposito accordo procedimentale.

L'accordo procedimentale potrà prevedere oltre quanto già detto prima forme associative miste, pubblico-privato, tra la Provincia, altre Istituzioni locali ed uno o più provider, per la gestione di servizi di rete.

 

- La gestione redazionale

Si è già detto che la rete dovrebbe articolarsi, a regime, su circa 5.000 pagine html, almeno il 10 per cento delle quali "dinamiche", nel senso che hanno bisogno di costanti aggiornamenti. Un tale volume di informazione e di dati presuppone la costituzione di un "comitato di redazione", composto da un nucleo fisso dell'Amministrazione Provinciale, e da redattori "periferici" dislocati nelle diverse istituzioni ed organizzazioni che aderiscono alla rete.

 


Conclusione

L'Amministrazione è consapevole che dall'affermazione della società dell'informazione in Capitanata dipenderanno molte delle possibilità di sviluppo che la provincia di Foggia avrà nei prossimi anni.

Ma è altrettanto consapevole che il percorso di avvicinamento alla società dell'informazione potrà avere successo sotanto se ad incamminarsi saranno quante più forze è possibile: se, in altri termini, vi saranno le sensibilità e le volontà necessarie per governare il delicato e complesso processo.

Non sempre la Capitanata si è mostrata all'altezza delle sfide dell'innovazione. Più spesso si è mostrata, anzi, restia a cogliere le opportunità offerte dal progresso tecnologico. Oggi non abbiamo più scelta. Se non saremo anche noi cittadini a pieno titolo della società dell'informazione, saremo sempre più inesorabilmente ai margini della direttrici dello sviluppo economico, sociale e civile.

Con questa consapevolezza l'Amministrazione della Provincia di Foggia consegna all'opinione pubblica della Capitanata, agli operatori dell'informazione, ai responsabili delle istituzioni pubbliche e locali, al mondo dell'impresa e del non profit questo documento, sperando che esso possa essere il primo passo del cammino della nostra provincia verso la società dell'informazione.