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Home Turismo | È uno dei Comuni meno popolati di
Capitanata. Sorge ai confini col Molise e dalle sue case si può ammirare la bella vallata
che comprende il fiume Fortore e la vicina diga di Occhito, una delle più grandi
d'Europa, dov'è praticata anche la pesca sportiva. La sua fortuna è legata proprio
alla realizzazione di questo imponente sbarramento sul fiume Fortore, che ha portato
benessere economico, fertilità e approvvigionamento idrico - sia per usi civili che
agricoli e industriali - all'intero Tavoliere. Ma il lago di Occhito ha anche un
suo interesse ambientale e naturalistico: oltre ad offrire scorci suggestivi, ha favorito
negli ultimi anni il ripopolamento faunistico spontaneo, in particolare quello degli
uccelli acquatici. L'origine di Carlantino non ha date precise, anche se le prime notizie
certe si fanno risalire intorno alla fine del '500. Nacque in seguito all'iniziativa
espansionistica del principe Carlo Gambacorta, feudatario della vicina Celenza
Valfortore, ed il paese deve il suo nome attuale ad un vezzeggiativo di quello del suo
fondatore: Carlettino o Carlentino. In seguito, Carlantino divenne feudo della famiglia
Giliberti. Di interesse storico-artistico è la Chiesa parrocchiale, fatta edificare dal Gambacorta nel 1582 ed ampliata nel 1753. All'interno si possono ammirare le Cappelle del SS. Rosario e del SS. Corpo di Cristo, nonché un portale del XVII secolo. Nella Cappella dell'Annunziata infine, sono conservate una tela antica raffigurante la Vergine con Bambino ed una statua della Madonna del Carmine risalente al secolo XV. DATI |
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Data Ultima Modifica: 04-07-2000
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