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L'assessorato al Turismo della Provincia di Foggia

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SUBAPPENNINO DAUNO
di Gabriele Consiglio

Foto: Mimmo Attademo

Chi vuole liberarsi dai grandi circuiti intasati dal traffico e inquinati dalla rumorositā, dal caldo afoso della pianura, dalla uniformitā e dai ritmi convulsi della cittā, trova sul Subappennino Dauno l'atmosfera incantata dei suoi paesaggi, la bellezza serena delle sue contrade, la frescura, il verde e il silenzio delle sue valli e dei suoi monti. Vi trova anche gente modesta, discreta, laboriosa, gentile ed ospitale, pronta ad assecondare i richiami alla quiete, al riposo e alla buona cucina. A confine con stirpi diverse, dalla irpina alla lucana, dall'Appula, alla sannitica e alla molisana, la buona gente del Subappennino si offre al turista come parte integrante della sua terra. Il calore e il colore di questa gente sono filtrati da una storia di antiche tradizioni in cui riti, credenze, superstizioni, costume, folclore hanno rappresentato l'impasto di una civiltā fatta di valori essenziali, e in cui gli stessi vernacoli, senza dire delle origini provenzali della lingua di Celle e Faeto o delle origini albanesi della lingua di Casalvecchio, conservano un sapore incontaminato dai tempi.
Sul Subappennino orientale, che si affaccia verso il Fortore, e sul Subappennino meridionale, che sale a sinistra del Cervaro, possiamo tracciare degli itinerari turistici alla scoperta di laghi, di cime montagnose, di boschi, di valli, di vivai forestali e di aree da pic-nic.

Itinerari