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Alle falde del monte
Stillo, circondato da una vegetazione rigogliosa e ricca di corsi d'acqua, questo
piccolo paese sorge a 732 m. sul livello del mare. La posizione geografica lo rende uno
dei comuni più panoramici della nostra provincia: dal suo "muraglione"
lo sguardo si perde sui monti della Daunia. Il paese si snoda lungo un percorso conico che
sale su per la collina fino a raggiungere il campo sportivo. La passeggiata, davvero
gradevole, permette una sosta ai "pisciarelli", antiche fonti da cui sgorga
un'acqua freschissima e limpida. Nel centro storico restano alcuni antichi palazzi di età
feudale, dimore dei signorotti del tempo, e strette stradine dove la vita sembra scorrere
secondo i ritmi lenti e tranquilli dei suoi abitanti. A poca distanza dal paese è
possibile una escursione risalendo il corso del canale dei Tigli e immergendosi nel folto
della vegetazione. Secondo la tradizione le origini di Alberona sarebbero legate ai
Cavalieri di Malta; sappiamo che all'epoca di re Manfredi il paese era un feudo, in
seguito ceduto al conte di Barletta. Popolato ed ampliato dai calabresi, passò
successivamente al conte Corrado che la vendette ai Cavalieri Templari. Quando il Concilio
di Vienna decise la soppressione di questo ordine, Alberona divenne dominio dei Gerolosomitani
fino al 1809. Una curiosità relativa ai suoi abitanti è legata all'episodio della
scomunica ad opera del Vescovo di Volturara nel 1655, di fronte al rifiuto dei cittadini
di prestare giuramento d'obbedienza. Figlio illustre della cittadina Giacomo Strizzi, decano dei poeti dialettali del quale si occuparono tra gli altri anche Eugenio Montale e Pier Paolo Pasolini. DATI
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Data Ultima Modifica: 04-07-2000
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