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In maniera praticamente unanime,
gli storici attribuiscono la nascita di Cerignola allo sviluppo delle rovine dell'antica
Cerina, dove un tempo transitava la via Traiana. Fu in epoca normanna che la città
cominciò a svilupparsi, ad estendersi fino ad assumere la sua attuale forma circolare.
1400 Cerignola passò ai Caracciola, ceduta dalla regnante Giovanna II, mentre agli
inizi del 1500 fu teatro di una sanguinosa battaglia tra le milizie francesi e quelle
spagnole che si contendevano il possesso dell'Italia meridionale. Per circa un secolo, a partire dal 1611, Cerignola fu governata dalla famiglia Pignatelli, e proprio in questo periodo la città registrò un primo grande impulso, sviluppando diverse attività legate soprattutto all'agricoltura. Ancora oggi, infatti, Cerignola è una delle capitali nazionali del grano, del vino e dell'olio. Oggi la città, che conta oltre 55.000 abitanti, vanta l'insediamento di grandi stabilimenti industriali e il definitivo decollo dell'agriturismo. Dell'antica Cerignola, dal punto di vista artistico e architettonico, è rimasto ben poco: una colonna miliare della via Traiana, il Palazzo Ducale e, poco distante, il Santuario della Madonna Nera di Ripalta. Ma il monumento più bello è forse un "non monumento": la piazza Piano delle Fosse (tutt'ora in funzione) ove è ancora possibile ammirare i silos sotterranei ove un tempo si usava conservare il grano. La grande e sontuosa Cattedrale, visibile a distanza già dalla strada statale, e sorta a immagine del duomo fiorentino, per voler dell'ambizioso architetto Tonti. Due gli illustri cittadini: Nicola Zingarelli, filologo, "padre" del noto dizionario della lingua italiana, e l'energico sindacalista Giuseppe Di Vittorio, difensore dei braccianti. Visse alcuni anni a Cerignola (in un'abitazione di via Assunta al civico 5) anche il grande compositore Pietro Mascagni, che qui compose per intero la celeberrima "Cavalleria rusticana". DATI |
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Data Ultima Modifica: 04-07-2000
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