La Provincia e i suoi Comuni - Foggia

 

senzaimm.gif (161 byte)

Foggia

 

Home Turismo

Indice comuni

La Storia

Hanno scritto di noi

Il Subappennino

Foggia era anticamente conosciuta col nome di Fovea, ad indicare le fosse usate dai contadini come depositi di grano. La storia del sito foggiano risale all'età neolitica, come confermano i reperti ritrovati a Passo del Corvo e le stele daune, lastroni di pietra ad uso funerario, su cui sono incise scene di vita quotidiana.
La leggenda popolare narra che intorno all'anno 1000 alcuni pastori ritrovarono in un pantano un quadro avvolto in sette veli neri; sull'acqua ardevano miracolosamente tre fiammelle. Da allora, la Madonna dei Sette Veli (il quadro miracoloso è conservato in Cattedrale) è la Patrona della città, mentre le fiammelle sono il simbolo del Comune.
Probabilmente i fondatori della città furono gli abitanti della colonia romana di Arpi, situata a pochi km da Foggia e della quale sono giunte a noi ricche vestigia del suo splendore. Nel XIII secolo Federico II di Svevia elesse Foggia a sua residenza, ampliò la pianta della città e fece realizzare diversi edifici monumentali. A Manfredi, figlio di Federico II, successero gli Angioini nel 1266 e poi gli Aragonesi, che nel 1447 istituirono la Dogana della Mena delle Pecore per le greggi provenienti dall'Abruzzo. Al periodo del malgoverno spagnolo seguì anche un violento terremoto nel 1731 che rase al suolo la città, cancellando quasi tutte le tracce del passato medievale.
Durante la restaurazione borbonica, Ferdinando III, imperatore delle due Sicilie, stabilì la sua residenza a Palazzo Dogana, oggi sede della Provincia. Città per lo più moderna (anche a causa dei bombardamenti che la devastarono durante la II guerra mondiale), Foggia conserva un centro storico, racchiuso tra via Ricciardi, via Arpi, piazza dell'Addolorata, piazza de Santis, via Duomo e piazza del Lago. In quest'ultima piazza è situato un tripode marmoreo, munito di tre lobi da cui sgorga acqua, per ricordare le tre fiammelle ardenti sul quadro dell'Iconavetere. La Cattedrale, costruita nella seconda metà del XII secolo in stile romanico-pugliese, ha una pianta a croce latina con una sola navata. Oggi, dell'antico impianto resta la cripta - molto bella, arricchita di capitelli romanici - giacché la Chiesa Madre fu ricostruita dopo il terremoto del 1731. Dell'antica reggia federiciana del 1223 rimane solo l'Arco di Federico che poggia su due aquile, fisse su due mensole. In piazza Nigri è il Museo Civico, che espone numerosi reperti archeologici provenienti da Ausculum, Salapia e Luceria; dell'antica Arpi, oltre ai tanti reperti in mostra, è allestita al Museo la mostra permanente dedicata all'Ipogeo della Medusa e la Necropoli.
In ricordo del più grande musicista foggiano, Umberto Giordano, massimo esponente del verismo musicale italiano, insieme a Mascagni, Verdi e Leoncavallo è stato realizzato in stile neoclassico il Teatro Comunale. Proprio quest'anno ricorre il cinquantenario della morte e il centenario del primo allestimento di "Fedora", rappresentata per la prima volta il 17 novembre 1898 al Teatro Lirico di Milano. Sono da segnalare infine i borghi più antichi di Foggia, Sant'Eligio e il borgo Croci, al centro del quale sorge l'omonima chiesa risalente al 1600 e la chiesa di San Tommaso del secolo XI (la più antica di Foggia) che nel tempo ha subito numerosi restauri, costruita nel luogo della tradizionale "Taverna del Gufo", nucleo originario della città. Al secolo dei "lumi" appartiene anche una delle più illustri personalità foggiane, Celestino Galiani, pensatore, erudito, storico della Chiesa e soprattutto valente matematico, filosofo noto come uno dei più autorevoli diffusori del Newtonanesimo in Italia. Allo stesso periodo appartiene anche Ferdinando Galiani, che all'attività di economista (per la quale, a proposito del tratto "De Moneta" fu citato anche nel "Capitale" di Carlo Marx) affiancò quelle di pedagogo e uomo politico, oltre che quella di autore teatrale (sua è l'opera buffa "Socrate immaginario", con musiche di Giovanni Paisiello).
Mentre al secolo successivo è da ascriversi la figura di Francesco Rotundi, nativo di Foggia, ingegnere navale, a cui va il merito di aver progettato le navi - scuola "Cristoforo Colombo" e "Amerigo Vespucci". Artista dalla personalità poliedrica, Renzo Arbore, foggiano doc, è considerato oggi l'ambasciatore della Puglia nel mondo.

DATI
Etimo: da fovea, fosa granaria
Popolazione: 155.785 abitanti
Festa Patronale: 22 marzo Madonna dei Sette Veli,
13, 14 e 15 agosto Festa dell'Assunta
Fiere: Fiera Internazionale dell'Agricoltura (fine aprile); Carnesud, Salone Nazionale della Carne e della Zootecnia (novembre); Salone Nazionale della Vite e del Vino (fine aprile); Mostra Regionale dell'Artigianato Pugliese (ottobre); Fiera di Santa Caterina (ultima settimana di novembre); Ottobre Dauno, Campionaria Nazionale (ottobre)
Mercato: Venerdì (settimanale)
Museo: Civico, con una sezione dedicata al famoso compositore verista Umberto Giordano
- Giorni di apertura al pubblico: tutti i giorni
Biblioteca Provinciale: Viale Michelangelo          tel. 0881.687533
- Giorni di apertura al pubblico: tutti i giorni
- Orari di apertura al pubblico: dalle 8.30 alle 13.00, pomeriggio dalle 16.00 alle 18.30
Municipio: tel. 0881.7921

barrainf.gif (2031 byte)

reciproca@provincia.foggia.it
Data Ultima Modifica: 04-07-2000
per informazioni: 800 - 252225