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Situata tra i monti e i boschi del
Subappennino Dauno Meridionale, ai confini con la Campania avellinese, Orsara fino al 1929
dipendeva da questa provincia e, cosa curiosa, fino al 1884 la sua denominazione era
Orsara Dauno-Irpina. Il paese vanta origini antiche e conserva gelosamente testimonianze del passato come i bei palazzi che, sopravvissuti al logorio del tempo grazie anche ai rimaneggiamenti necessari, ne sono una valida testimonianza. Nel 1228 Papa Gregorio IX vi stabilì i Cavalieri dell'Ordine di Calatrava che elessero Orsara a loro sede principale; del loro soggiorno, che si protrasse fino alla fine del secolo, è rimasto come ricordo il Palazzo Baronale. Nonostante le sue ridotte dimensioni, Orsara ha due belle piazze; è interessante visitare in paese, oltre alla Chiesa Parrocchiale, l'Abbazia di Sant'Angelo risalente all'XI secolo. Meritano inoltre attenzione due fontane antiche: la "Fontana pubblica istoriata", dono dei Guevara signori di Bovino, e la cosiddetta "Fontana dell'Angelo". Poco distante dal centro abitato sorge la Grotta di San Michele Arcangelo con l'annesso Santuario, meta di frequenti pellegrinaggi. Da alcuni anni Orsara è diventata famosa anche per il festival di musica jazz che vi si svolge d'estate; la manifestazione, denominata appunto "Orsara Jazz", ha luogo nel centrale Largo San Michele, e va riscuotendo anno dopo anno sempre maggiori consensi. L'agricoltura e la produzione di insaccati rappresentano le maggiori fonti di reddito per gli abitanti della zona. DATI |
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Data Ultima Modifica: 04-07-2000
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