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Vieste è il centro più importante
del Gargano bagnato dal mare. La sua è una storia millenaria, intrisa di distruzioni e
leggende: Apeneste e Merinum - antiche città romane - appartengono a un
passato storico, Pizzomunno a quello - per così dire - mitologico. Quest'ultimo, un bianco monolìto che si staglia, per 25 metri all'inizio della bellissima spiaggia che va incontro a Pugnochiuso, sarebbe stato - secondo la leggenda - un giovane tramutato in pietra a causa della gelosia delle sirene che avversarono la sua vicenda amorosa con la bella Vieste. Di Vieste si parla per la prima volta intorno all'anno mille, tant'è che già nel 1118 divenne sede vescovile. Dal suo porto, nel 1176, partì per Venezia Papa Alessandro III dove incontrò l'imperatore Federico I. Per secoli il borgo rimase libero da condizionamenti e conquiste. Solo nel 1554 - ma anche nel secolo successivo - Vieste dovette subire il violento attacco dei turchi: per mano del corsaro Dragut cadde rovinosamente assistendo all'eccidio dei suoi cittadini. Del 1861 l'ultimo assalto, ad opera di truppe irregolari che appoggiavano i Borboni. Tra i suoi cittadini più illustri annovera un noto matematico, Lorenzo Fazzini. Da non tralasciare, quanto meno, una visita al borgo medievale, al castello federiciano (del 1240) situato in posizione dominante, la "Chianca amara" (una pietra sulla quale, come detto prima, nel 1554 furono decapitati moltissimi viestani), e la splendida Cattedrale in stile romanico-pugliese. Dal punto di vista ambientale Vieste - come altri centri garganici - è un susseguirsi di tesori: baia San Felice e il famoso "Architiello", la baia di Pugnochiuso, baia delle Zàgare coi suoi faraglioni, Vignanotica, Campi, Porto Greco con l'altro celebre "Architiello". DATI |
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Data Ultima Modifica: 04-07-2000
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